LIBERAL POPOLARI
ASSOCIAZIONE CULTURALE
Sede: Via dei Marsi 68/a 00185 Roma
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Il Tribunale di Roma inibisce l’uso del nome “Popolari Liberali” al partito fondato dal Sen. Giovanardi.
La IX° sez. del Tribunale Civile di Roma ha reso note le motivazioni dell’ordinanza di inibizione della denominazione “Popolari Liberali” utilizzata sino ad oggi dal partito del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi.
I fatti risalgono al 2009, quando l’associazione culturale “Liberal Popolari” ha presentato ricorso al Tribunale di Roma chiedendo, nei confronti del partito del Sen. Giovanardi, l’inibizione dell’uso della denominazione “Popolari Liberali”. Il Giudice, infatti, ha accolto le argomentazioni formulate dal Prof. Avv. Piero Sandulli, socio fondatore dell’associazione “Liberal Popolari” e difensore di quest’ultima, secondo cui le denominazioni delle due associazioni, essendo composte dagli identici termini “Popolari” e “Liberali” e perseguendo ambedue i medesimi scopi (cioè la promozione del dibattito in materia politico economica dell’area moderata), potrebbero creare confusione nei cittadini.
Il Giudice, accertata l’esistenza del conflitto, ha evidenziato che l’associazione culturale “Liberal Popolari” è stata costituita nel lontano 1995 ed il suo marchio registrato in Europa, mentre l’associazione del Sen. Giovanardi si è costituita solo nel biennio 2006/2007; ha deciso quindi di inibire a quest’ultimo l’utilizzo della denominazione sino ad oggi utilizzata nel panorama politico.
La decisione è stata accolta con soddisfazione dal Presidente dell’associazione culturale “Liberal Popolari”, Alfio Pulvirenti, il quale ha dichiarato “di essere soddisfatto della decisione dal Tribunale di Roma, che ristabilisce un diritto acquisito in quindici anni di attività dei propri associati che hanno sempre sostenuto iniziative e dibattiti per riportare il cittadino al centro dell’agire politico”. Ha quindi aggiunto che “l’ordinanza può essere anche letta come un riconoscimento dell’importanza che le associazioni hanno per la loro azione di raccolta del consenso e di rappresentanza dei cittadini, compito in passato svolto dai partiti oramai arroccati a livello nazionale”.
Roma lì 27 gennaio ’11