La diagnosi ormai da tempo la conoscono tutti: l’Italia è affetta da crisi.
Anche la cura, dopo un consulto di dotti e sapienti, è stato individuata:Ripresa!
Purtroppo sulla posologia si continua a tergiversare, anche se sono solo tre i farmaci da assumere, tutti molto ricchi del fattore “R” di cui è stata accertata l’assenza nel sistema Italia.
Tre supposte al giorno di “Riforme” da effettuare in tutti i settori: dalla politica alle libere professioni e che non tralascino magistratura, stampa, rendite, pensioni, insomma tutti nessuno escluso; la situazione lo richiede e nessuno può chiamarsi fuori.
Un cucchiaio di sciroppo al giorno di “Riservatezza” che impasti la lingua di tutti i canarini che giornalmente con le loro esternazioni “pro domo sua” stanno massacrando il Paese, causando una montagna di cocci che purtroppo dovremmo pagare noi cittadini.
Due flebo al giorno, prima di accostarsi al tavolo di lavoro, di “Responsabilità” verso il ruolo e la carica che si ricopre in nome e per conto dei cittadini italiani, anteponendo il loro interesse a quello personale o della categoria di appartenenza.
Siamo stanchi di tutti questi cultori del fare (a chiacchiere): sono semplicemente dei farfalloni che girano come falene intorno alla luce dei riflettori e noi tutti costretti a riflettere come arrivare alla fine del mese.
L’ordalia mediatica, che coinvolge ormai tutti per arrivare al sunto: “tutti colpevoli nessun colpevole” non può più essere sopportata dal Paese.
Queste bassezze tese a salvaguardare i conti della propria bottega, rappresentano un conto troppo salato che dovranno pagare, anche, le future generazioni.
Non è giusto!! Basta con i comportamenti sconcertanti e linguaggi scardinanti, basta con le ipocrisie e le verità nascoste, basta con la salvaguardia del proprio particolare e degli altri chi se ne frega. E’ arrivato il momento di far capire che le utopie non soddisfano più il POPOLO ITALIANO. Vogliamo fatti concreti, certi e credibili perché possano essere condivisibili.
Allora signori la vogliamo iniziare la cura, o non vi importa se il malato esala l’ultimo respiro pur di salvaguardare i vostri interessi?
Se pensate questo, sappiate che presto una giovane valanga vi spazzerà tutti!