Falsi Indignati
Di BlackCat (del 07/02/2012 @ 10:19:43, in Parliamo di...)
La vicenda del Senatore Lusi che, come ex tesoriere della Margherita, è riuscito a sottrarre 13 MILIONI, non qualche spicciolo che può passare inosservato, dalle casse di un ex partito (poi non si capisce perché, un partito che non c’è più, debba avere un patrimonio) è certamente una classica storia all’italiana. Non è infatti la prima volta.
La storia dei soldi o beni incamerati dai partiti e poi spariti si ripete ormai da tempo, con contorni sempre poco trasparenti, salvo i soliti “falsi indignati” che scendono dal pero per espellere il capro espiatorio  di turno, mentre tutti sanno che la gestione della cassa è fondamentale per la leadership nel partito. L’elenco, almeno quello conosciuto, è lungo: dal mitico patrimonio della vecchia DC , ai rimborsi incassati da Di Pietro e famiglia, alla casa di Montecarlo venduta al cognato di Fini, non dimenticando i soldi della Lega investiti in fondi esteri mentre non conosciamo altri casi di ammanco che sono stati tenuti riservati dai partiti.
Ora, visto che la maggior parte dei soldi oggetto degli scandali sono proventi dei cosi detti “rimborsi elettorali”, anche se già da tempo i cittadini con un referendum si sono espressi per la loro soppressione, è giunto il momento che la scandalosa usanza venga archiviata anche perché non si tratta di rimborsi, ma di un veri e propri benefit! La prova nella tabella che riportiamo:

 
Valori in euro
 
Tornata Elettorale
 
Politiche
2001
 
Europee
2004
 
Regionali
2005
 
Politiche
2006
 
Politiche
2008
 
A
 
Spese
Riconosciute
 
 
49.659.354,92
 
87.243.219,52
 
61.933.854,85
 
122.874.652,73
 
110.127.757,19
 
B
 
Contributo
Elettorale
 
 
476.445.235,88
 
246.625.344,75
 
208.380.680,00
 
499.645.745,60
 
503.094.380,90
 
C
Guadagno
per i Partiti
(BA)
 
426.785.880,96
 
159.382.125,23
 
 
146.446.825,15
 
 
376.771.092,95
 
392.966.623,71

Se qualcuno vuole mantenere il partito, che sia iscritto, eletto, sostenitore o aspirante di benefici, lo faccia a proprie spese e non ci si venga a dire che i finanziamenti pubblici servono per la trasparenza o perché senza di essi sarebbero esclusi tutti coloro che non dispongono di sufficienti risorse. Oggi con i mezzi a disposizione, in primo luogo la rete, i costi per comunicare e informare sono bassissimi, basta vedere il movimento di Grillo. La riprova che i finanziamenti servono ad altro viene da Rifondazione Comunista che, nella campagna elettorale del 2006, spese unmilione 636mila e ricevette 34 milioni 932mla euro. Questo grazie ad un meccanismo che prevede il rimborso  calcolato sul numero totale degli aventi diritto al voto e non sul numero effettivo di coloro che votano.
Capito perché le liste elettorali non sono mai aggiornate e compaiono anche le persone defunte? Servono a mantenere una delle tante caste presenti in questo Paese: quella dell’apparato dei partiti!