Per Tornare a Vincere con (due) Supermario
Di Faust (del 16/02/2012 @ 16:24:30, in Parliamo di...)
Durante il suo recente viaggio negli USA, il Premier Monti si è recato in visita anche al Peterson Institute dove il fondatore del famoso think tank economico, Fred Bergsten, lo ha presentato ai convenuti con un “Ecco a voi Supermario!”.
Sapere con quanto calore e quanto sia apprezzato negli ambienti politici ed economici degli U.S. il nostro Primo Ministro, stando a quanto ci dicono i corrispondenti, contrasta con la valutazione che l’Agenzia (dipendente) Moody’s ne da mettendo proprio in dubbio l’azione del Governo. Che qualcosa non quadri lo diciamo da tempo, come da tempo sappiamo come questa crisi che tocca l’Eurozona sia il risultato di una politica fatta da nani e ballerine mossi da tornaconti personali. Il rigore chiesto dalla Germania ha le sue giustificazioni ma quando questo diventa intransigente ottusagine, la cura rischia di ammazzare il malato. Siamo coscienti di cosa alimenti la visione tecnocrate e ragionieristica della Germania, di quanto l’inflazione richiami ricordi di periodi bui per la democrazia, del loro senso etico formatosi al protestantesimo, ma tutto ciò non può negare che il mondo economico abbia conosciuto le teorie di Adam Smith.
Un atteggiamento più lungimirante e responsabile, ad esempio nei confronti della Grecia,avrebbe evitato i disastri di questi giorni che sembrano destinati ad aggravarsi. Si racconta che in un vertice europeo dello scorso ottobre, Angela Merkel e Nicolas Sarkozy abbiano spinto l’allora premier Papandreou a chiudere nuovi accordi per armamenti.
Il Bilancio della difesa greca non conosce tagli anzi quest’anno aumenta di altri 200 milioni. Questo mentre si riducono gli stipendi, le pensioni e tutti i servizi andranno privatizzati. Proprio Berlino e Parigi sono i primi beneficiari degli euro greci destinati alla difesa e la stessa cosa si può dire del Portogallo, altro Paese sull’orlo del fallimento.
Meno male che alla presidenza della BCE abbiamo un altro “Supermario” il quale finora si è mosso rispettando vincoli istituzionali e ortodossia monetaria tedesca ma principalmente supplendo con intelligenza agli errori marchiani della cosiddetta leadership europea. Preso atto che la Bce non può essere prestatore di ultima istanza degli Stati, tira fuori dal cilindro un vagone di euro che la stessa Bce nella veste “ortodossa” di prestatore di ultima istanza delle banche può fare e quindi consentire a quest’ultime di sottoscrivere titoli del debito pubblico.
Italia e Germania, possono e debbono, in pieno accordo, condurre l’Europa verso la sana economia, mediante una crescita di qualità della Comunità Politica, ed è quello che appare da una iniziativa a “due teste” portata avanti dal Ministro dell’Educazione tedesco, Annette Schavan e dal nostro Ministro degli Esteri Giulio Terzi. A grosse linee, i due, avanzano la provocazione che “il concetto di benessere ha una dimensione culturale” per cui è importante andare “oltre le questioni di attualità politica….di disciplina del bilancio” per evitare di generare “tanti più perdenti” nella società moderna.
Quanto osservato da i due Ministri ci sembra che metta al primo posto “cosa sia importante per le future generazioni e cosa possa significare per loro l’Europa”. Un progetto di sviluppo solidale e di casa comune.
Un concetto che, Paolo VI , 50 anni fa aveva già riassunto: “ Lo sviluppo è il nuovo nome della pace.”