Quello che per alcuni è un auspicio, è quanto mai vero se si colgono le occasioni che la “bonaccia” politica determinatasi tra le fazioni, per cause di forza maggiore, ci da: l’occasione di fare chiarezza in tema di compiti, funzioni e poteri limpidamente delineati dalla nostra Costituzione e volutamente, spesso, distorti da interpretazioni di comodo delle norme.
Confondere tra diritti collettivi, la cui difesa spetta ai sindacati e diritti generali che riguardano i cittadini, nella loro generalità, di cui in via esclusiva spetta al parlamento occuparsene, ha creato una anticostituzionale supplenza da parte di corpi separati, di natura collettiva, che non possono assumere il diritto di veto nei confronti del Parlamento nazionale.
Dal gennaio del 1948, in una perniciosa progressione, la funzione legislativa è stata estirpata al Parlamento (spesso per sua inettitudine) per porsi, di volta in volta, sul capo dei sindacati o dei magistrati, ammantando il fenomeno con la fantasiosa teoria della “Costituzione materiale” grazie alla quale è stata smantellata ogni certezza del diritto. Si è contrapposto la “piazza” alle Istituzioni democratiche, sotto la minaccia di scioperi o altre forme di resistenze lobbystiche .
E’ in questo quadro che fa scalpore la riaffermazione dei ruoli tra Esecutivo e Parti sociali ; si dimentica che il Presidente Napolitano ha nominato un Governo di tecnici, non asservato da un colpo militare da repubblica delle banane.
Né ha esautorato, come sindacati ed associazione magistrati auspicherebbero, il Parlamento dalla funzione legislativa, come per altro dimostrano le centinaia di emendamenti che piovono sui disegni di legge ordinaria o dei decreti legge del Governo in carica.
Il dibattito sulla riforma del diritto del lavoro bisognoso di ammodernamenti, tanto necessari quanto lungimiranti, è una buona occasione per tornare alla legalità costituzionale, nella quale richiesta di pareri e concertazione devono essere solo strumenti preparatori per le decisioni che dovranno assumere i due rami del Parlamento.