……chiarito che fu Giacomo Brodolini a pensare e a portare all’approvazione lo Statuto dei lavoratori è bene ricordare, a questo punto, quello che il vero Padre dello Statuto pensava e voleva realizzare sul suo articolo 18.
Il testo originario che fu portato in aula dal Ministro Brodolini all’inizio della vita del secondo governo Rumor comprendeva, per quanto riguarda l’articolo in questione, il diritto al reintegro ai soli licenziamenti discriminatori ma che non fu approvato così come lo aveva ideato il suo autore ma, come spesso capita, fu modificato in Parlamento e a distanza di 42 anni ne rivaluta tutta la sua capacità, attualità e lungimiranza.
Sia ben chiaro che, per noi, il disegno di legge varato dalla Fornero tende, sia pur parzialmente, a ridurre alcune assurde disparità di trattamento in quanto, piaccia o non piaccia, contrappone una ristrettissima area di lavoratori super protetti ad un’altra immensa area di lavoratori privi di qualsivoglia protezione, come coloro che lavorano nelle imprese con non più di 15 dipendenti ed i costretti alle partite IVA..
Agli alieni del pubblico impiego italico che si indignano ma, in realtà si preoccupano perché si rendono conto che la festa è finita, vorremmo solo ricordare e fuor di polemica che i circa 4 milioni di dipendenti pubblici sono un lusso che l’Italia intera non si può più permettere. Che questa cruda ed amara realtà pochi la dicono e ad essi, in particolar modo, vorremmo rammentare che la Gran Bretagna, con una popolazione pressappoco pari alla nostra ha iniziato col Premier Cameron a sfoltirne i ranghi ed in 5 anni taglierà 730.000 pubblici dipendenti. Sempre per pro memoria rammentiamo ai summenzionati alieni che, fra il 2000 ed il 2008, la spesa per le loro retribuzioni è cresciuta del 40%, mentre l’inflazione è stata del 20% e, incredibile, il numero degli addetti è cresciuto del 2,5% nonostante il blocco del turn over.
L’idrovora pubblica ingoia quasi 830 miliardi annui.
La Ragioneria Generale afferma che i costi per l’amministrazione generale sono, ormai, giunti al 18,4% del PIL mentre la Germania, che ha 90 milioni di abitanti ed un PIL molto più alto del nostro, ne spende il 12,4% ben sei punti in meno di noi. Tradotto per gli alieni vuol dire la cifra di circa 40 miliardi di euro l’anno! Capito, alieni? 40 miliardi l’anno che ci consentirebbero di poter investire in 10 anni ben 400 miliardi di euro e fra diretto ed indotto dare infrastrutture e lavoro ai tanti giovani disoccupati.
In ultimo ci sarebbe da calcolare quanti miliardi di euro costano al sistema Paese fenomeni legati alla logica burocratica, brontocratica e gerontocratica come quelli che rapidamente andiamo ad elencare nelle impenetrabili catacombe della pubblica amministrazione:
- TOTALE DISPOTISMO AMMINISTRATIVO
- DISCREZIONALITA’ IMPENETRABILE
- ARCIPELAGO DI NORME
- REGOLAMENTI INUMANI
- MISURE STRAVAGANTI
- SANZIONI ASSURDE
- RETRODATAZIONE NELL’APPLICAZIONE DI NUOVE NORME
- INVERSIONE DELL’ONERE DELLA PROVA
- DISTORSIONI SISTEMICHE
- PERSECUZIONI SENZA SENSO
- RICORSI AL TAR SU TUTTO
- ARBITRATI STRANI
e ancora tanto si potrebbe aggiungere, ma non vogliamo infierire.
Meditate alieni, meditate. (Fine)