Si racconta che Maria Antonietta alla folla urlante che reclamava, per la penuria di viveri, ebbe a dire: “ se non hanno pane mangino briosche”.
E’ la normale risposta di chi resta imbozzolato nei palazzi del potere, non rendersi conto di quella che è l’amara realtà di chi quotidianamente lotta per arrivare a sera sperando che domani cambi qualcosa.
E’ straziante girare (a piedi e non in berlina con vetri oscurati) per i quartieri delle nostre città e vedere signore decorosamente vestiste, pulite, di quel pulito che ti ricorda tua madre, rovistare nei cassonetti. Ha dovuto rinunciare alla sua dignità e al decoro perché la pensione non basta e magari usa una parte dei pochi spicci che percepisce per aiutare qualche figlio sposato e disoccupato.
Non è pietismo o facile piaggeria, ma vera indignazione. Stiamo parlando di persone che in gioventù hanno con il loro duro lavoro contribuito al boom degli anni 60 con il quale questo Paese è diventato una potenza economica.
Un Paese che consente ai propri funzionari e amministratori di “viaggiare alla grande” con remunerazioni che i parigrado non hanno nemmeno negli Stati Uniti.
Se il Premier Monti, a Palazzo Chigi, e il Ministero dell’Economia cominciano a dare segnali di contenimento non sostituendo il 20% dei dirigenti e il 10% del personale che va in pensione è un segnale effimero e purtroppo non seguito da altri.
Di fronte alla drammaticità della situazione tutti dovremmo essere chiamati in causa, primi tra tutti i governanti. Qui non si tratta di essere liberali o socialisti, cattolici o agnostici ma semplicemente: ITALIANI.
Con quale credibilità, costoro, si battono il petto sbandierando strumentalmente la loro “cristianità” ad uso e consumo di un profilo su facebook mentre restano sordi alle istanze sempre più pressanti e diffuse tra i comuni cittadini? Eppure non sono i cittadini che hanno banchettato, lucrato, sperperato denaro pubblico.
Ridurre un imprenditore, che sulla propria pelle con la propria iniziativa ha sostentato se e altre famiglie, a togliersi la vita pur di non perdere la propria dignità: è roba da ergastolo.
Voi invece potete vantare una certa capacità nel far soldi sugli altri. Se smetteste di fare politica, il vostro know-how vi consentirebbe di avere ottimi risultati anche come usurai o mantenuti. Sappiamo che tutto questo non è la “Politica”, la cui funzione resta insostituibile, e che non tutti i politici responsabili di questo disastro rappresentano l’intero panorama politico; conosciamo anche coloro che svolgono l’incarico correttamente. Sono pochi e sempre più rischiano di essere come il seme del “buon seminatore” finito tra i rovi.
Questo vostro modo di essere saccenti senza averne i fondamentali, l’egoismo, l’ottusità, e la protervia con la quale vi ostinate ad andare avanti vi toglie ogni alibi nei confronti della storia e delle future generazioni alle quali avete tolto ogni aspettativa.
Non avete solo precarizzato il lavoro, causando la perdita della dignità sempre a più persone, ma principalmente gli avete rubato il futuro quindi il loro tempo, dimenticando che il tempo appartiene a Dio.
No signori, siete indegni e nessun prete può assolvervi, nemmeno se è dell’Opus Dei!