Sulla via Flaminia poco fuori Roma c’è il bosco della Quartarella che, ora, ricade nel comune di Riano. In questa località, poco nota, fu ritrovato il cadavere di Giacomo Matteotti deputato del partito Socialista sequestrato ed ucciso dai fascisti nel giugno del 1924. In quel luogo, anni fa, fu edificato un monumento alla Sua memoria per ricordare agli italiani di oggi chi aveva pagato con la propria vita per la difesa della democrazia.
Da alcune settimane in quel punto è iniziata la costruzione di una villa privata che fa scempio del ricordo di quel martirio, guardare la foto. Il sindaco di Riano ed i giornalisti Rai, che affollano come residenti quel comune alle porte di Roma e della sede Rai di Saxa Rubra, si sono per settimane incatenati ed hanno bloccato strade statali per l’ipotesi, poi tramontata, di collocarvi una discarica.
Ora non protesta più nessuno per questo scempio che, molto probabilmente, sarà stato autorizzato con le carte in regola ma che certamente gliene manca una molto più importante: il senso della storia e di appartenenza di un popolo che, col sacrificio dei suoi uomini migliori, ha trovato la democrazia e Giacomo Matteotti era uno di questi.
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