L’occasione è troppo ghiotta per essere persa: alludiamo all’incontro tenutosi a Firenze dai Popolari Europei e a cui è stato invitato il premier Monti.
Il senatore a vita (lungimiranza di Napolitano) nel suo intervento ha sottolineato come il suo status lo esime dalla ricerca spasmodica del consenso e dalla rincorsa dei voti, la qual cosa gli consente di restare fedele ai suoi principi e alla sua visione di politica economica.
Ricorda infatti: “ Non sono membro del PPE ma l’affinità con l’impostazione di questo partito mi permette di dialogare con voi” e più avanti in maniera più indicativa afferma: “ è la fiducia nell’economia sociale di mercato che ci unisce”.
Questa visione, che portiamo avanti fin dalla nostra costituzione, ci porta a condividere l’essenza delle affermazioni perché per l’ Associazione dei Liberalpopolari non è possibile altra ricetta per sconfiggere la crisi.
Il giudizio della UE e dell’ OCSE espresso nei giorni scorsi che definiscono una pietra miliare la riforma del lavoro, con un impatto positivo sull’Italia e l’Europa dovrebbe costituire un incentivo a proseguire sulla strada del principio del “contributivo per tutti e privilegi per nessuno”.
Meno spesa pubblica improduttiva e più riforme strutturali verso le liberalizzazioni (vere) del mercato e delle sue forze sane, questa è la ricetta liberale (non liberista) della economia sociale di mercato che, personalmente credo, l’Associazione auspica!