Giorni fa Piero Ostellino, editorialista del Corriere, rilevava a ragion veduta che negli ultimi 20 anni c’era stata una dilatazione discrezionale del potere giudiziario diventato “il nuovo sovrano assoluto”.
Riuscendo, così, a riunire tutti e tre i poteri: quello giudiziario, quello legislativo e, ovviamente, quello giudiziario.
Un buon esempio, a tal proposito, è quello della Corte d’Assise di Palermo che chiama a testimoniare il Capo dello Stato. Ma il testo della sentenza della Corte Costituzionale del 4.12.2012 non aveva escluso la possibilità di chiamare il Presidente a testimoniare? Dove si specificava, tra l’altro, che il Capo dello Stato non è mai soggetto alla magistratura ordinaria finché svolge i suo mandato?
L’originale richiesta cerca di limitare le critiche riducendo lo spazio d’intervento ad un passaggio scritto da un collaboratore del Quirinale in una lettera.
A questo punto ci chiediamo: è legittimo chiamare a testimoniare Napolitano dopo la sentenza della Suprema Corte? E, grande amletico dubbio: ma quante magistrature esistono? E la Corte di Assise di Palermo è più importante della Corte Suprema?
Napolitano resta in attesa di conoscere il testo integrale dell’ordinanza di ammissione alla testimonianza per valutarla. Quindi, secondo noi, non la condivide! Analizzando i fatti rileviamo che l’inquilino del Quirinale ha solo 2 opzioni davanti a sé: la prima è quella di opporsi e ricorrere, di nuovo, alla Consulta per conflitto d’interessi istituzionale e violazione della citata sentenza. La seconda, invece, sarebbe quella di acconsentire e di farsi interrogare.
Nel silenzio assordante dei cosiddetti partiti si levano flebili voci cinguettate con aggettivi timorosi da parte di pochissimi soggetti: “singolare ed irrituale”. Tutto qua!
Si ha la sensazione che i molti che affollano la scena politica nazionale non abbiano il coraggio di esprimere le proprie idee o, peggio, sperano che rimanendo sotto coperta di salvarsi.
Secondo il nostro modesto parere riteniamo che si sia all’epilogo di una lunghissima ed aspra prova di forza ventennale che vedrà, in questo scontro finale, il prevalere dell’uno o dell’altro oppure, come in un noto film degli anni ’80, solo uno potrà sopravvivere!