I rifiuti dell'Europa
Di Maradona (del 05/11/2013 @ 15:50:15, in Parliamo di...)
Con il solito uso di un po’ di logica vediamo di comprendere alcune cose a proposito dello scarico di prodotti inquinanti nella cosiddetta terra dei fuochi del napoletano. Assistiamo compiaciuti ai cortei di manifestanti che innumerevoli si stanno sviluppando per protestare contro lo stato delle cose. Assistiamo, con piacere, al progetto di elevare pene più gravi per chi abbandoni i rifiuti o vi dia fuoco. Il ministero dell’Ambiente ha pronta una legge per tentare di mettere un freno ai roghi tossici in Campania. Il testo sarà presentato in uno dei prossimi consigli dei ministri dal responsabile del dicastero, Andrea Orlando, che alla norma lavora da tempo. Le norme saranno temporanee (due anni) e legate alla «persistenza di situazioni di grave criticità ambientale connesse alla gestione dei rifiuti». Quindi chiunque abbandonerà, scaricherà o depositerà immondizia in luoghi non autorizzati o vi appiccherà il fuoco, sarà punito con la reclusione da due a cinque anni.
L'area territoriale di cui parliamo è compresa all'incirca tra i comuni di Qualiano, Giugliano, Orta di Atella, Caivano, Acerra, Nola, Marcianise, Succivo, Frattaminore, Frattamaggiore, Mondragone, Castel Volturno e Melito di Napoli. Un’area vastissima, come si può vedere.
 Nelle campagne campane si sono verificati sversamenti di rifiuti industriali, tossici e nucleari provenienti dal nord Italia e dal nord Europa e, come se tutto ciò non bastasse, i carabinieri accertarono che solo tra il gennaio e il marzo del 2007 furono incendiati 30 000 kg di rifiuti in terreni agricoli quale piccola quantità rispetto a quella ancora giacente e a quella messa sotto terra.
Le domande che sorgono spontanee sono diverse: ma tutti questi manifestanti e le loro famiglie dov’erano quando migliaia di TIR arrivavano, ogni anno, da tutta Europa e scaricavano?
Ed in tanti anni, se non decenni, dov’era il controllo del territorio da parte delle nostre polizie? Possibile mai che di queste migliaia di TIR non ne sia mai stato fermato nemmeno uno così da accorgersi di quanto stava accadendo?
E cosa pensa di risolvere il ministro dell’ambiente emanando una nuova legge se non ci sono i controlli da parte degli infiniti organi dello Stato a cui si continua a pagare lo stipendio senza che svolgano la loro funzione primaria che è il controllo? Tanto per elencarne qualcuno: gli Uffici delle Dogane, le tante regioni attraverso le quali sono passati questi rifiuti, le province, i comuni di partenza e di arrivo, le varie agenzie del territorio, le innumerevoli Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale, le ASL, i Vigili del fuoco, i Vigili urbani, la Polizia stradale, i Consorzi industriali e si potrebbe continuare per ore.