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29 aprile

Di Faust (del 05/05/2013 @ 19:18:29, in Parliamo di...)

Allorché gli avvenimenti umani accadono ognuno di noi si domanda se le cause sono individuabili e lo fa secondo la sua formazione intellettiva.

L’ateo pensa che si tratti di un evento-catena in un determinismo senza opzioni, anche se così facendo si preclude l’accesso al concetto di libertà. Chi al contrario è cristiano, non è come piace o conviene dire succube del determinismo religioso, bensì artefice, grazie al suo libero arbitrio, di generare eventi o di individuare le cause secondo uno schema di libertà-responsabilità: limitando la sola parte incomprensibile alla fede.

La tradizione nazionale, rispecchiata anche in letteratura, attribuisce particolare importanza a due significative personalità della prima metà del secondo millennio. Uno tornato d’attualità per merito del Papa neoeletto e l’altra fino a qualche giorno fa meno conosciuta.

Il fatto storico-religioso è che: San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena, molto tempo addietro sono stati elevati a protettori della nazione italica.

Il primo non ci ha lasciato solo “le laudi” e la seconda non ci ha lasciato solo “le lettere” ma, ci auguriamo, in poco tempo due importanti avvenimenti: con Papa Francesco, avviando la Chiesa del III millennio verso un effettivo abbandono del potere temporale, la qual cosa accresce la forza morale del suo magistero; con Letta e il giuramento del tanto atteso Governo nel giorno (29 aprile) che ricorda la festività della seconda.

I due avvenimenti, come i due copatroni, si legano tra loro: apertura al dialogo con gli islamici dell’attuale Papa quale superamento alle vecchie crociate; la creazione del primo Governo di pacificazione nazionale che vede al suo interno la prima extracomunitaria con cittadinanza italiana Ministro della Repubblica.

Il cattolico Letta senza ombra di dubbi, per fare bene, si è sforzato di dotare il suo primo governo di tutti i presupposti possibili, protettore compreso.

Adesso il “libero arbitrio” dei parlamentari dovrà fare il resto. A noi non resta che sperare che un Dottore della Chiesa, come Santa Caterina, possa illuminarli a cercare il bene della comunità. D’altra parte dopo quello a cui abbiamo assistito, non ci resta che sperare nel trascendente!