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Attualità ed antichità
Di Faust (del 03/01/2013 @ 08:30:09, in Parliamo di...)
Il presente non è comprensibile se non è rapportato al passato, alla sua genesi, alle sue cause prime; perfino nelle metodologie le eredità condizionano le strategie future.
Prendiamo ad esempio gli eredi del PCI che nei passaggi cruciali restano fedeli al principio del “centralismo democratico”, del partito chiesa, con il prevalere dell’apparato sul l’individuo. Il recente duello Bersani Renzi , per le modalità e le regole imposte, ha rappresentato l’ennesima occasione sprecata di un’apertura al rinnovamento e a quanto chiedevano gli elettori piuttosto che gli iscritti.
La lotta all’umanesimo, sia esso cristiano o laico, ha sempre contraddistinto la “Sinistra italica”.
La destra, che nell’ultimo ventennio ha proposto un bipolarismo stantio, ne esce mal concia  mostrando limiti e piccinerie che hanno deluso se non sconcertato la maggioranza dei suoi elettori per quel programma elettorale di stampo liberale tanto sbandierato ma mai attuato.
Ed è inutile se non dannoso continuare a invocare commissioni d’inchiesta o sostenere che le mancate riforme sono da addebitarsi agli ex alleati quando si è stati nelle condizioni di far votare al Parlamento italiano una “strana” parentela tra Ruby e Mubarak.
La vigilia di Natale non è sceso dalle stelle un nuovo politico ma è salito in politica il Sen. Monti. Troverà la strada disseminata di trappole, certo non saranno quelle giudiziarie o della dissolutezza ma ce saranno altre. Dall’accusa di essere succube della Merkel ad emissario delle banche, esponente di una tecnocrazia transazionale senz’anima e dell’establishment europeo lontano dalla gente.
Dalla sua il Professore può invocare la natura tecnica del suo Governo e la strana maggioranza che lo ha sorretto con interessi spesso contrapposti, tant’è che la legge di stabilità presentata da Governo lo scorso ottobre è stata approvata solo qualche giorno fa con un solo articolo e 560 commi. Dopo 66 giorni di lavori parlamentari si è passati dai 15 miliardi iniziali a 32,4 miliardi tornando alle vecchie Finanziarie degli anni passati nel senso d’imbarcare norme di ogni tipo pur di soddisfare l’appetito del singolo parlamentare.
Se Monti avanzerà una proposta capace di fare immaginare agli elettori che quel rinnovamento politico istituzionale ed economico, tanto atteso, è possibile raggiungerlo avrà dal risultato elettorale quel consenso politico che invita alla speranza e forse gli italiani torneranno ad avere fiducia nel futuro.
        

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