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Biotecnologia Politica-Sociale
Di Lupoalfeo (del 06/03/2011 @ 10:47:30, in Parliamo di...)

 

Tra i tanti nuovi corsi di laurea che le università negli ultimi anni si sono inventati, pur di dare una cattedra ad un suo professore “impegnato”, nessuno ha pensato ad una figura che manca completamente e di cui ci sarebbe un gran bisogno: il biotecnologo politico-sociale.
Di cosa si tratta? Come dice la stessa parola tecnologia applicata agli esseri umani in campo politico sociale.
Per spiegarci meglio prediamo ad esempio il corpo umano, in esso le cellule che compongono gli organi cooperano per il benessere  generale. Quando qualcuna di questa degenera le altre si attivano per evitare che altre vengano infettate cercando di neutralizzarne gli effetti, se tutto ciò non bastasse allora interviene la biotecnologia con la realizzazione di appositi antibiotici.
Anche in una società organizzata per ruoli e compiti il non corretto svolgimento di funzioni proprie che magari debordando e ne aggrediscono altre, rende indispensabile la figura “biotecnologo politico sociale”, figura che solo per un breve periodo abbiamo sperimentato con lo scomparso Presidente Cossiga.
Abbiamo giornalisti che si sono autoproclamati PM, ex PM prestati alla politica con il compito di tutelare gli interessi della categoria, giudici che per ostacolare lo sviluppo liberale ed uniformare tutti al proprio modello vogliono fare i politici partecipando, con pareri non richiesti, alla formazione delle leggi e quel che è più grave politici che hanno abdicato al loro ruolo regalando la reggenza ai giudici, sperando che questi riescano dove loro hanno dimostrato di essere inadeguati.
Sembrerebbe che ormai sia arrivato il momento in cui il Governo, dopo un gran consulto durato anni, abbia trovato la cura perché la giustizia, la grande ammalata che tiene lontani gli investitori esteri, che tiranneggia e incute timore nella gente soprattutto perché opera attraverso l’azione di autorità pubblica, torni ad essere compatibile e funzionale allo sviluppo del Paese.
L’ordine giudiziario sostiene che la vera riforma che servirebbe consiste nel dare più mezzi e risorse al settore, la richiesta non può essere accolta senza una preventiva verifica degli attuali costi risultati da paragonare con la media europea, però una proposta al Ministro Alfano ci sentiamo di avanzarla in tema di riforma. Se mancano i cancellieri che verbalizzano i dibattiti nelle udienze e ciò crea un ingolfamento e la lungaggine del processo introduciamo una nuova figura professionale: il Cancelliere Stenotipista, con il solo compito di verbalizzare il dibattito, come i resocontisti d’aula di Camera e Senato. 
L’Ordine Giudiziario non deve  dimenticare che la sua autorità e a la sua autonomia discendono dalle leggi, queste si formano in parlamento che è espressione della sovranità popolare.
Se la legge è uguale per tutti lo è ancor più per chi l'amministra: costoro, come tutti, devono rispondere del loro operato alla collettività, nel nome della quale la applicano.
Chi si pone al di sopra dei cittadini è da contrastare perché ne avversa la volontà rappresentata dal parlamento e ciò è un errore, anzi un orrore per la democrazia e precondizione della tirannide.
 
        

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# 1
...carina l'idea degli stenotipisti!
Di  Gio  (inviato il 06/03/2011 @ 12:57:01)
# 2
Ma perchè da un pò di tempo sembra che i problemi italiani si annidino tutti nella giustizia? Se la giustizia ha un problema è che non si riesce mai ad avere nessun giustiziato ed il malcostume dilaga. Parentopoli, tangentopoli, affittopoli, crakkopoli...tutta colpa dei giudici, ma finitela di dire balle che non ci crede più nessuno
Di  Anonimo  (inviato il 06/03/2011 @ 21:22:53)
# 3
la figura del biotecnologo politico - sociale mi piace molto : mi sembra di vedere un cartone animato che spiegava il corpo umano quando i miei figli erano piccolo .. bella
Di  Pb  (inviato il 07/03/2011 @ 09:38:27)
# 4
Anonimo perchè usi il termine:"GIUSTIZIATO"?? credo che tu abbia una strana idea della giustizia che collima con ALCUNI magistrati quelli che tu difendi!
Di  pocodebono  (inviato il 07/03/2011 @ 09:52:31)
# 5
Il garantismo è nato quando con processi sommari si mettevano a morte le persone. l'anonimo ha ragione. Quanti politici, funzionari, banchieri corrotti sono andati in prigione? Nessuno o quasi, con il risultato che senza pena le leggi sono inutili. Eppure i soldi sono spariti, i posti di lavoro rubati, le tangenti prese. è colpa dei giudici o di chi si nasconde dietro il garantismo e si arrampica negli specchi per difendere i delinquenti? altro che garantismo, qui se rubi una mela rischi, ma se sei ricco....
Di  voce  (inviato il 07/03/2011 @ 15:04:46)
# 6
Poichè l'autore dell'articolo fa parte di quelli che negano l'evidenza e la montagna di prove esistenti, e siccome tutto questo casino esiste per i problemi di una persona, per uscirne propongo di inserire in riforma questi articoli:
1) Berlusconi Silvio è sempre innocente.
2) Sono innocenti anche i suoi parenti, i soci in affari e gli amici intimi.
3) Qualunque magistrato che non rispetti i primi due articoli verrà inserito automaticamente nel riprovevole gruppo degli ALCUNI.
4) La giustizia è uguale per tutti gli altri.
Di  Anonimo  (inviato il 08/03/2011 @ 09:43:05)
# 7
Questo governo qualcosina di buono lo ha fatto, che non passi alla storia per essere riuscito la dove hanno fallito gli altri, sfascciare definitivamente quel poco di giustizia che ancora abbiamo
Di  Aldo  (inviato il 08/03/2011 @ 15:25:03)
# 8
La riforma della giustizia serve, bisogna capire se questo governo troppo coinvolto nelle vicende giudiziarie avrà il giusto distacco per realizzarne una veramente efficace
Di  G  (inviato il 11/03/2011 @ 13:00:24)

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