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Carla Bruni come madame de Maintenon
Di Admin (del 30/08/2008 @ 16:41:59, in Parliamo di...)
Pressioni delle sorelle Bruni per evitare l'estradizione all'ex brigatista Marina PETRELLA. La conferma,nei giorni scorsi con un'intervista a Europa1, è arrivata dalla stessa Valeria Bruni Tedeschi. "Ho solo dato il mio parere a mia sorella Carla, che si è premurata di comunicarlo al marito. Il presidente SARKOZY, sensibilizzato dalla moglie ha quindi negato l'estradizione della Petrella, appellandosi alla clausola umanitaria della convenzione franco-italiana del 1957. Ha quindi annullato di fatto il decreto del 3 giugno di quest'anno che accettava la richiesta avanzata dal nostro Paese, per riportare l'ex brigatista in Italia e scontare la pena a cui era stata condannata da un tribunale di un paese democratico. Per completezza d'informazione dobbiamo anche ricordare che la famiglia Bruni si era trasferita in Francia proprio quando in Italia il fenomeno terrorismo preoccupava, non poco, le famiglie facoltose come quella della Bruni,di rimanere vittime di un qualche attentato. Appellandosi alla clausola umanitaria i francesi ritengono che in Italia le indagini vengono svolte dalla polizia politica; i giudici che hanno celabrato i vari gradi di giudizio sono dei militari; mentre la pena inflitta consisteva nella pena capitale. Tutti sanno che non è questa la verità e lo sanno anche i nostri vicini francesi. Si è trattato quindi di un affronto oltre che di una vera ingerenza in un procedimento di un paese e nella sua sovranità democratica. Quello che da noi da più parti si reclama:certezza della pena- viene messo in discussione da un governo amico. Crediamo che stare in Europa significhi prima di tutto avere gli stessi requisiti democratici e quindi "PARI DIGNITA". Certe clausole sono anacronistiche e sono una vergogna per chi li suggerisce, ma ancor di più per chi le applica.

Scritto il 2008-10-21 alle 11:19

        

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