Parlamento.it | Europa.eu | Ministero del Lavoro |


Se guardo indietro non ho voglia di andare avanti, ma se guardo avanti ho voglia di andare oltre!  

\\ Ultime notizie  
 
\\ Home Page : Articolo

e' tutto da rifare...
Di Maradona (del 16/12/2011 @ 16:11:47, in Parliamo di...)
Quello che è successo e sta succedendo nel mondo da due anni in qua sembra una corsa verso il baratro. Un baratro voluto o subìto? Partiamo dalla Grecia che ha segnato in Europa l’inizio degli errori e della confusione: il problema del debito ellenico era di circa 300 miliardi di euro e che, rapportato al PIL dell’UE era ed è cosa, a dir poco, insignificante. Con un po’ di buona volontà la questione si poteva chiudere in due mesi, invece siamo sempre lì. Richieste continue molto restrittive ad Atene che, come volevasi dimostrare, ha pagato dazio al proprio interno senza che a Berlino e Parigi si rendessero conto che stava iniziando una cosa molto più preoccupante: l’attacco all’euro!
Sono seguite un’infinità di incontri di vertice UE che hanno partorito poco o nulla in 18 mesi fino all’ultimo conclave dell’Immacolata che, dopo una intera notte di lavori, ha visto prevalere la linea totalmente e solamente rigorista e dirigista della Merkel. Il rigore ci vuole eccome con Paesi tipo l’Italia recalcitranti a qualsiasi disboscamento dell’enorme spesa e spreco pubblico. Ma vorremmo ricordare a tutti che di solo rigore si muore! Dal grande conclave sono usciti solo 2 veri nuovi elementi: un meccanismo automatico di sanzione economica a chi dovesse sforare il deficit di bilancio e l’inserimento in costituzione dell’obbligo di pareggio. Mentre veniva comunicato tutto ciò l’Italia era nel pieno della propria bagarre politico-mediatica sulla manovra di Monti purtroppo anch’essa quasi totalmente restrittiva. Come se ciò non bastasse arriva l’EBA (european banking authority) guidata da Andrea Enria e, in piena e totale crisi recessiva ed attacco sui debiti sovrani, comunica che i titoli di stato in portafoglio delle banche europee vanno calcolati al loro valore attuale di mercato e non più quello nominale. Risultato di questa improvvida e nuova iniziativa gli attivi delle banche vanno sotto e devono ricapitalizzare. Per le nostre banche ci vorranno 15,3 miliardi di euro e circa 115 per l’intera Europa. Questa operazione penalizza le banche che comprano titoli di stato e danno ossigeno ai rispettivi governi aiutandoli così a collocarli ora, invece, dovranno pensare a procacciarsi danaro per ricapitalizzarsi e verrà meno l’aiuto ai propri governi.
In tutto questo concentrico caravanserraglio di norme finanziarie la sola BCE guidata da Draghi pone in essere un meccanismo positivo consentire, cioè, alle banche di indebitarsi con lei a tassi irrisori tagliando così la crisi di liquidità su tutto il continente. In conclusione le nostre banche, come quelle europee, non avranno mezzi finanziari adeguati per partecipare alle aste dei titoli dei debiti pubblici, inoltre col meccanismo imposto dall’EBA i nuovi titoli di stato comprati potrebbero svalutarsi dopo un po’ e sarebbero di nuovo costrette a ricapitalizzarsi. Per evitare, infine, di avvitarsi in una spirale senza fine di svalutazioni ed aumenti di capitale le banche italiane, primarie acquirenti dei nostri BOT e BTP, non compreranno più i titoli che saranno emessi dal Tesoro e qui si arriva a Monti che potrà vedere svanire il suo lavoro per ridare fiducia internazionale al debitore Italia.
L’eliminazione poi delle liberalizzazioni dalle maledette italiche corporazioni, giornalisti/avvocati/ farmacisti/tassisti ecc, unico vero modo per avviare un’azione di crescita a fronte delle altre innumerevoli tasse aggiunte dal governo tecnico, ha completato il quadro italiano recessivo all’interno della cornice europea ancor più recessiva. Per dirla tutta bisogna, infine, ricordare che l’Italia nei primi mesi del 2012 dovrà finanziarsi per circa 170 miliardi di euro sul mercato come potrà farlo? Soltanto attraverso l’attacco al debito complessivo e non più al deficit e, per realizzare ciò, avrà due strade a disposizione:
-          la prima è legata alla costruzione di un veicolo societario nel quale incorporare beni materiali, come caserme e palazzi, per un centinaio di miliardi di euro allo stesso modo di come si comporta la Kfw tedesca;
-          la seconda, come minaccia, di chiedere aiuto al FMI aggirando l’UE ed iniziando la fine dell’Unione e dell’euro è vero, però si salverebbe.
 
        

Articolo Articolo    Storico News     Stampa Stampa    Invia articolo Invia   Condividi Condividi
 
# 1
Condivido in pieno. con questo articolo si dimostra che c'è gente che saprebbe cosa e come fare per guidare il Paese. Se, come penso, ci sarà una sorta di terza repubblica spero che maradona si dia da fare
Di  buc  (inviato il 17/12/2011 @ 10:17:22)
# 2
Quello che sta succedendo è un bene, chiarisce molte cose agli elettori. Ora sappiamo chi si riempie la bocca di parole quali liberalizzazioni e poi minaccia il governo se osa toccare i taxi o le farmacie. Ma sappiano questi signori che siamo stufi di pagare il conto
Di  Max  (inviato il 17/12/2011 @ 10:41:48)
# 3
LADRI IN CRAVATTA
Di  Anonimo  (inviato il 17/12/2011 @ 12:57:59)
# 4
Datevi da fare cambiamo questo schifo
Di  aldo  (inviato il 21/12/2011 @ 17:34:26)
# 5
Aldo finchè sono gli altri a doversi dare da fare, non andremo lontano! Solo quando diventeremo artefici protagonisti del nostro futuro potremmo sperare in qualcosa di nuovo!
Di  pocodebono  (inviato il 22/12/2011 @ 15:10:29)

Commenta anche tu.
Digita le due parole qui sotto separate da uno spazio. Se non riesci ad interpretarle, puoi cambiarle cliccando qui
Testo (max 1000 caratteri)
Nome
e-Mail


Disclaimer
L'indirizzo IP del mittente viene registrato, in ogni caso si raccomanda la buona educazione.