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Il Controllo del Territorio Questo Sconosciuto
Di Maradona (del 11/02/2012 @ 15:44:11, in Parliamo di...)
Giorni fa, in un nostro articolo, abbiamo evidenziato le costose ed improduttive condizioni della super casta della Pubblica Amministrazione. In rapporto a quest’ultima vogliamo esaminare, quest’oggi, un problema estremamente sentito ed inevaso da decenni: quello della sicurezza, anch’esso affidato alla Pubblica Amministrazione. Su di esso molti hanno costruito carriere politiche con urla ed invettive che sono rimaste tali, strumentalizzando qualsiasi cosa dalla Padania federale, a Roma capitale alla Sicilia lombardiana. Ma il problema sicurezza, secondo il nostro metodo empirico e liberale, parte dai fatti che sono incontrovertibili e l’ultimo, per efferatezza e crudeltà, è avvenuto a Roma dove, una bambina di pochi mesi ed il padre, sono stati brutalmente assassinati qualunque attività svolgesse il giovane cinese.  A questo punto e per entrare nel merito iniziamo da alcuni dati significativi. Da diversi anni veniamo svegliati, quasi ogni mattino, da telegiornali che parlano di blitz notturni dei vari corpi delle forze dell’ordine in cui sono stati arrestati decine di aderenti a camorra, ‘ndrangheta o mafia. E questo consueto  rito si ripete da tanto di quel tempo che, se avessimo potuto tenerne il conto, dovrebbero esserci state alcune decine di migliaia di catture ed il problema estirpato definitivamente o quasi. Invece non è così e nessuno sa dire quando e come ne verremo a capo. Se cosi è una domanda sorge spontanea: visto e considerato che queste tre unità combattenti sono sempre lì a saccheggiare e ad imporre le loro leggi quest’azione è servita a poco oppure c’è dell’altro? Se prendiamo ad esempio ciò che è accaduto a Roma nel solo 2011 c’è da rabbrividire: 12 agguati e 36 omicidi. Catture dei responsabili: nessuna. Se a ciò aggiungiamo gli infiniti casi di omicidi sul piano nazionale e che, molto volentieri, formano oggetto di pseudo investigazioni televisive con talk show remuneratissimi e sui quali gli addetti alla sicurezza e alla giustizia non riescono quasi mai ad assicurare alle patrie galere i responsabili il quadro è davvero molto, ma molto fosco. Non vorremmo che i nostri investigatori, da quando sono i magistrati a condurre indagini a colpi di intercettazioni a strascico, abbiano perso il fiuto del vecchio maresciallo che tutto sapeva del territorio.
In Italia, unico caso al mondo, abbiamo ben 9 polizie: polizia di stato, carabinieri, guardia di finanza, vigili urbani, vigili del fuoco, polizia forestale, polizia penitenziaria, guardia costiera e polizia provinciale. Un bel primato non c’è che dire! Per iniziare prendiamo la Polizia di Stato che, dati al 2005, contava un totale di 105.324 agenti così ripartiti: 893 dirigenti, 1.839 vice questori, 723 commissari capo, 19.230 ispettori, 666 vice ispettori, 13.677 sovrintendenti, 38.976 assistenti, e solo 29.320 agenti. In base a questi non recenti dati si ottiene una piramide capovolta in cui tutti quelli che hanno un grado sono ben 76.000 sotto ai quali vi sono 29.320 agenti. Molti graduati e pochissima truppa, quindi!  Nel 2006 l'Arma dei Carabinieri contava un totale di 112.226 persone così ripartite: 3.862 ufficiali, 29.034 marescialli, 19.156 brigadieri, 58.843 appuntati e carabinieri, 1.331 allievi. Oggi la forza prevista dalle leggi è attestata sulle 117.943 unità.
 Ad oggi la Guardia di Finanza ha una forza organica di circa 68 000 militari. Al 2008, il numero d'agenti appartenenti alla Polizia penitenziaria era di 46.411, mentre Il personale del Corpo Forestale dello Stato ammonta a circa 9.000 unità a cui vanno, però, aggiunte un numero sicuramente più alto ma non disponibile dei vari Corpi Forestali Regionali. A dicembre 2009 il Corpo Vigili del Fuoco contava  un totale 31.520 uomini effettivi. Il Corpo delle Capitanerie di Porto sembrerebbe disporre di un organico di solo 11.000 persone circa tra ufficiali, sottufficiali e truppa, ma il dato è sicuramente per difetto in quanto dal loro sito apprendiamo che ci sono ben 295 CAPITANERIE!!!!!!!!!!!!!!!!!! Un numero enorme che non trova giustificazione alcuna. Gli organici delle Polizie Municipali degli oltre 8.000 Comuni d’Italia e quelli delle Polizie Provinciali non sono disponibili, ma vista la larga diffusione di vigili urbani e simili non dovremmo essere lontani dal vero se li valutiamo in alcune decine di migliaia. Il totale accertato è, quindi, di circa 400.000 unità, ma calcolando che mancano all’appello tutti i vigili urbani + le polizie provinciali + tutti i forestali delle regioni il risultato finale si avvicina sicuramente alle 500.000 unità di poliziotti vari.
La domanda che molti si fanno è: dove stanno?
Chi li vede a presidiare il territorio nazionale per tutelare e difendere i cittadini?
L’esperienza quotidiana ci dimostra che moltissimi di loro stanno negli uffici a lavorare su carte che, spesso, non hanno senso, anzi è questo che gli viene richiesto. Con l’aggravante della promiscuità delle competenze per cui nessuno, crediamo, sappia quali siano i compiti dell’uno e quelli dell’altro corpo.
Perché, allora, non unificarli stabilendo con precisione le mansioni ed i compiti?
Perché non spalmarli su turni di 24 ore che garantiscano un’ottimale presenza sul territorio?
Perché non comporre squadre di due in moto, in auto e a piedi per farsi vedere sul territorio?
Perché non affrancarli dai lavori d’ufficio affidandoli a personale cosiddetto civile della Pubblica Amministrazione di cui, certo, non difettiamo (specie se aboliremo le province) di numero?
Si possono pagare circa mezzo milione di stipendi al mese senza che non si intervenga e si rompa questa perversa spirale nella quale finiscono i cittadini che di giorno e/o di notte non li vedono mai? Per cui tertium non datur: o li paghiamo tenendoceli così come sono ora oppure cambiamo radicalmente registro coi suggerimenti appena esposti. La loro riorganizzazione, così come prima suggerita, sarebbe a costo zero: non ci costerebbe un centesimo di più. Anche qui avremo le solite difese corporative di tutte e nove polizie con alcuni paladini della politica nostrana pronti a difendere questa o quell’altra polizia e a buttare il denaro dei contribuenti.
E finalmente li ritroveremo per strada. 
        

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