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IMMAGINE DI DONNA (seconda parte)
Di zia Manu (del 28/02/2011 @ 19:44:04, in Parliamo di...)

Anche perché intelligenza vuol dire tatto, garbo, misura e senso del limite, ahimè troppo spesso dimenticati. Approfittare di un uomo sensibile alle doti femminili per strappare un bel voto, passare un esame, guadagnare una promozione sul lavoro è prassi vecchia quanto il mondo, ma normalmente biasimata da brontolii e commenti poco misericordiosi; il fatto invece che l’avvenenza (e la disponibilità a lasciarne fruire il prossimo senza limiti di età e senza condizioni) sia passaporto indispensabile per ottenere successo, prestigio culturale e sociale, o addirittura aspirare a poltrone che diano potere è una novità di questi anni, che copre a macchia d’olio ambienti sempre più estesi, con legami sempre più complessi ed intrecciati fra mondi un tempo caratterizzati da certi codici di comportamento (primo fra tutti quello dello spettacolo) e mondi che per tradizione ne erano rigorosamente esenti (in cima all’elenco, proprio quello della politica, seguito a ruota da quello della scienza e dello sport).

 La donna di spicco, la donna affermata proposta dai modelli mediatici è, ora, quella che si impone con tutta la spregiudicatezza di cui è capace: dietro questo modello però, non dimentichiamocene, si agita un occulto esercito di furbacchioni, manipolatori esperti dell’immagine e del messaggio che essa trasmette, capaci di trarre da ogni fenomeno di costume tutti i vantaggi che questo offre e permette.

Cerchiamo allora di salvarci almeno dall’ipocrisia: prostituirsi è sempre stata anzitutto una scelta personale, sia pure condita da una vasta gamma di motivazioni ed attenuanti. Comprensibilissima la poverina che ha bisogno di mangiare, di coprirsi con un tetto e di mantenere i suoi cari: la più sfruttata, la più visibile, la più esposta e perseguibile. Giustificabile chi cerca di aiutare, di proteggere, di tutelare terze persone usando come merce di scambio se stessa: non tutte lo farebbero, ma si può fare. Ma queste stesse “ali” servono ormai per volare più in alto del necessario, più in alto del dovuto, più in alto del pensabile: così si può raggiungere la ribalta, il palcoscenico, non importa se con doti angeliche o con artifizi stregoneschi. L’impatto di tutto questo sul mondo delle adolescenti è devastante, aberrante, distruttivo: per le nuove leve l’imperativo è avere successo senza fatica, conseguire titoli senza impegno, sfoggiare abiti griffati anche se non si ha denaro, chiedere ai genitori un seno siliconato da modella al posto del proprio come regalo per i diciotto, o magari per i sedici anni. Ed è abitudine passare ore e ore a studiare le foto delle coetanee migliorate col fotoritocco e sparate in rete, sognando un fotografo guardone che ti faccia diventare una star.

E’ con questo che dobbiamo combattere, non con chi ormai ha fatto carriera sotto le lenzuola e che svanirà nel nulla quando gli ombrelli protettori si chiuderanno definitivamente. Forse l’unico metodo valido per proteggere le menti fragili conquistate dall’emulazione è ricostruire, evidenziare con chiarezza certi meccanismi, far emergere dall’analisi delle situazioni chi ne trae veramente vantaggio. Attenzione, ragazze e ragazzine: c’è chi guadagna alla grande sulle bamboline usate senza pudore e spesso scaricate e dimenticate, così come sa lucrare sulla pelle del fruitore sporcaccione, tanto più pateticamente ricattabile quanto più potente, importante ed incastrato. Chi galleggia sul torbido esiste, campa, prospera e si ingrassa: perché tanto, poi, alla fine è sempre questione di lucro.

        

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# 1
Mi sembra strano che questo articolo sia stato scritto da una donna , dov'è la solidarieta' femminile e poi detto proprio tra donne ma chi le da' questo potere di giudicare tutti ? Sono contenta per lei che non sia stata mai sfiorata da brutture o dolori perche' solo una persona indenne da tutto si erge a giudice indefesso
Di  Pb  (inviato il 04/03/2011 @ 09:29:33)
# 2
non sono d'accordo con il giudizio di Pb lo trovo gratuito e fuori luogo. Non capisco dove vede il giudizio semmai vedo ammonimenti per evitare di sbagliare. Come certe pratiche che prima venivano usate per la sussistenza oggi siano il mezzo meno impegnativo per raggiungere risultati al di sopra delle proprie capacita.Poi ognuno è libero di usare i mezzi che ritiene più consoni alla sua persona, ma evitiamo di dare giudizi perchè la pagliuzza a volte non consente di vedere la trave
Di  Anonimo  (inviato il 04/03/2011 @ 16:27:09)
# 3
hai ragione Anonimo, sono stata fuori luogo, chiedo scusa a Zia MAnu, e anzi la ringrazio per il suo lavoro che aiuta il sito a essere vivo, ma a volte quando leggo delle frasi quali " prostitursi e' stata sempre una sceltapersonale" il mio cervello vede rosso e non connette .
Di  Pb  (inviato il 05/03/2011 @ 09:55:34)

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