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Jean Paul Sartre in una sua opera scritta per il teatro “Le mani sporche” fa dire ad uno dei suoi personaggi, Hoederer: “ Come tieni alla tua purezza ragazzo! Come hai paura di sporcarti le mani. Ebbene resta puro! A che serve e perché vieni tra noi? La purezza è un ideale da fachiri, da monaci. Voialtri intellettuali, anarchici borghesi, vi trovate la scusa per non fare nulla, restate immobili, stringete i gomiti al corpo, portate i guanti. Io, le mani, le ho sporche. Fino ai gomiti. Le ho affondate nella merda e nel sangue. E del resto? Credi proprio che si possa governare innocentemente?”
La domanda interpella la coscienza di tutti e non solo quella dei politici. Certamente il problema c’è. La discriminante è il fine!
La guerra alla Libia da parte di Francia e company con l’uccisione di Gheddafi, risponde ad un fine etico, quale la libertà di un popolo, o al business che alcuni Paesi, marginalizzati, vorrebbero istaurare con la Libia?
Le battaglie giudiziarie rispondono ad un’esigenza di moralizzazione della politica, o all’interesse personale di qualche Pubblico Ministero per tentare la carriera politica?
I consigli che arrivano dall’Europa servono a rilanciare l’economia italiana o a tutelare gli interessi di Francia e Germania con il fondo salva Stati, esposte con le loro banche nei confronti degli ellenici.
Le liberalizzazioni chieste da Confindustria che ha tra i suoi soci Poste, Ferrovie, Finmeccanica rispondono all’interesse della collettività o di qualche imprenditore ?
Gli esempi possono essere infiniti e in tutti i campi.
Spesso non riusciamo a distinguere i contorni di quello che accade intorno a noi . La nettezza non è una caratteristica della vita: bianco o nero; ci ritroviamo a convivere con una scala di grigi.
D’altra parte la società per essere governata ha bisogno di sentirsi rassicurata con scelte e azioni, piuttosto che con rinvii, indecisioni e conflitti. Visioni o interessi diversi, all'interno di una maggioranza, portano inevitabilmente alla ricerca di un compromesso che per sua natura condiziona l'azione del Governo. Più ampie sono le coalizioni, più debole ne risulta l'azione. E' a causa di questi comportamenti che i mercati, proprio in questi giorni ci stanno danno una “costosa” lezione.
Il bene o il male non stanno tutti da una parte, come spesso vogliono farci credere, ma sono le due facce della stessa medaglia.
Indigniamoci pure, ma consapevolmente, tenendo conto che il bene o il male lo determiniamo con i nostri comportamenti quotidiani che aggregati ad altri comportamenti producono il risultato.
Come finirà? Diceva una canzone di qualche anno fa: “Lo scopriremo solo vivendo”!
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