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Mare mare....ora ti posso guardare
Di zia Manu (del 27/05/2012 @ 03:14:23, in Parliamo di...)

All’inizio dello scorso ottobre faceva ancora caldo, e la prima domenica del mese il tempo era quello che avremmo voluto in piena estate: sole ardente ma niente afa, ventilato al punto giusto. Vacanze finite, scuola iniziata, unica possibilità la gita fuori porta, senza andare troppo lontano e senza pretese.

Località prescelta Fregene, comoda per un appuntamento con degli amici in zona; niente traffico per arrivare, grande disponibilità di parcheggi e –prima sorpresa- la spiaggia, anche quella libera, è quasi vuota, silenziosa e soprattutto pulita. E ci si rende conto all’improvviso che Fregene è un bel posto.

Seconda sorpresa e stavolta clamorosa: l’acqua è trasparente, camminando in mare si vede il fondo, ci si può concedere una bella nuotata rimuovendo il ricordo delle onde schiumose, saponose e color marrone-verdastro che osiamo a malapena annusare in piena estate. Com’è tutto diverso dal caos delle domeniche di luglio, con le code nel traffico, le zuffe per il posto macchina, la spiaggia stracolma di gente, la musica a palla, l’odore di fritto che dilaga ovunque e si appiccica al naso, il rombo delle moto d’acqua che sfrecciano a pochi metri dalla battigia ed i biglietti da dieci euro che scivolano via fra una bibita, un pezzo di pizza e l’ingresso ad una delle tante piscine, magari neanche troppo pulita.

Cos’è successo? A cosa, a chi è dovuto il miracolo? Certo, la calma è dovuta al fatto che i Romani sono a casa, ma come si spiega l’acqua pulita? Gli scarichi di Roma non si sono spostati più in là, la metropoli è sempre nello steso posto… eppure anche l’Arrone adesso è un rigagnolo gradevole, senza schiuma e senza rifiuti, dove sguazzano allegramente cani e padroni ospiti del Bau Beach. A fare la differenza è il fatto che il litorale è ormai disabitato, che condomini e villette sono vuoti ed i parcheggi si riempiono solo verso l’ora di pranzo per le mangiate di pesce domenicali.

Viene spontaneo chiedersi come funzionino e dove sversino gli scarichi di questo e di altri Comuni limitrofi, visto che la banda di sporcizia salta subito all’occhio, allargandosi dalla costa verso il mare aperto netta nel suo colore indefinibile, al primo sguardo dal finestrino di ogni aereo in arrivo o in partenza. La natura è generosa, rigenera fino all’inverosimile, reagisce con capacità inaudite alla nostra ingiuria colpevole: sarebbe il caso di pensarci bene alla possibilità di avere il mare pulito e balneabile a mezz’ora da casa, e scusate se è poco…  Un tempo anche il lago di Bracciano era inquinato, ma sono bastati vent’anni di tutela ambientale un po’ più rigorosa per renderlo decente e fruibile –anche gratis- per tutti. Siamo ancora in grado di apprezzare queste cose? Certo è questione di buon senso, eterno antagonista dell’interesse cinico e cieco e dell’avida stupidità: una volta veniva definito “senso comune”, ora invece è diventato merce rara.

        

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# 1
hai ragione zia Manu
Di  Anonimo  (inviato il 28/05/2012 @ 14:54:28)
# 2
bella l'immagine di Fregene , brava
Di  l'altra  (inviato il 28/05/2012 @ 19:11:36)

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