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Quando la "Casta" è casta.
Di BlackCat (del 08/06/2012 @ 15:24:41, in Parliamo di...)
Un detto napoletano se italianizzato più o meno suonerebbe così: “ogni figlio è bello per la sua mamma”. Facilmente possiamo coglierne la veridicità se oltre ai figli ci riferissimo anche alla “Casta” di appartenenza.
Qualcuno, nella polemica nazionale sviluppatasi mesi or sono per gli “scoop” sulle cene di Arcore, ha affermato che non avrebbe mandato per nessun motivo la propria figlia ad una cena con Berlusconi.
E’ ovvio che le figlie, spesso, lo fanno all’insaputa dei padri; è altrettanto ovvio che ogni padre presume la propria figlia “casta”. Allo stesso modo chi fa parte di una “CASTA” afferma che la sua è una “CASTA” casta. Vezzo assai vecchio, se oltre duemila anni or sono veniva fatto notare come è facile vedere la pagliuzza nell’occhio altrui e non accorgersi della trave conficcata nel proprio. 
Lo diciamo da tempo: le caste in questo Paese ormai non si contano più. I troppi i privilegi di cui godono sono un potente mastice che li lega le une alle altre tenendoli in piedi.
Normale quindi sentire le strilla appena se ne tocca una, anche se è per eliminare storture che nel tempo sono diventate ormai scandalose.
Cosa succederebbe a Monti se volesse intervenire sui 3.079 distacchi sindacali nel pubblico, il cui costo è pari a 120 milioni di euro annui? Già Brunetta aveva provato a mettere le mani su questo bubbone pari a 830.598 giornate di distacchi retribuiti, che equivalgono ad un intero anno di assenza dal lavoro di 2.276 dipendenti. Calcoli presuntivi, fatti su base 2010, indicano un costo per l’Erario di dieci milioni di euro.
Per restare nel pubblico ed in particolare in alcune istituzioni, è doverosa qualche precisazione in merito alla necessità di figure qualificate e di eccellenza, ciò non giustifica l’anomalia stipendiale e pensionistica applicata per tutte le funzioni che caratterizzano alcune “aree” di settori privilegiati.
Perché mai ogni giovane (con l’aiuto di mamma e papà) spera di andare a lavorare, non solo da funzionario ma anche da impiegato e commesso in posti che fanno sognare?
Quirinale, Senato, Camera dei Deputati, Corte dei Conti, Ragioneria dello Stato, Banca d’Italia tutte delle “Caste” più caste della moglie di Cesare?
Tutti queste istituzioni hanno trattamenti stipendiali e pensionistiche pressoché simili e non sono “bruscolini”!
Per capirci prendiamo ad esempio gli stipendi, lordi, della Camera dei Deputati:
Commessi : Entrano con 2.600 euro al mese e crescono fino a 9.450,00 per 15 mensilità;
Segretari : Entrano con 2.650 e dopo 35 anni arrivano a 11.000,00 euro per 15 mensilità.
Consiglieri : Entrano con 4.900 ed arrivano a 23.800’00 con il solo criterio dell’anzianità.
Con quest’andazzo pensate che se serviranno altri soldi per raggiungere il pareggio di bilancio si interverrà sui tagli o su nuove TASSE?
 
        

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# 1
Di casti ormai se ne trovano pochi anche tra le mura dei conventi clausura.
Di  Anonimo  (inviato il 08/06/2012 @ 15:49:53)

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