Riappropriamoci della politica

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Riappropriamoci della politica

Di Admin (del 26/12/2010 @ 17:08:18, in Parliamo di...)

Di Paolo Patrignani

In questi ultimi anni abbiamo assistito al teatrino della politica italiana, che ha sempre di più distanziato i cittadini dall' interesse per la cosa pubblica, grazie anche alla forte azione personalistica di diversi nostri leader politici.

L' affermazione singola dell'individuo, la ricerca della massima tutela della propria persona rispetto all'interesse pubblico, ha sicuramente creato un enorme divario tra il cittadino e le istituzioni.

Il cittadino stesso ha perso ogni riferimento nella società per manifestare il proprio dissenso, il proprio disagio, le proprie difficoltà, venendo a mancare quei luoghi di confronto, di ascolto, come, per esempio, erano le vecchie sezioni di partito dove ci si confrontava spesso anche animatamente, ma sicuramente si creava una partecipazione più diretta alle problematiche sociali. Oggi gli unici luoghi di confronto sono le associazioni del territorio, i comitati spontanei ed organizzati, le varie categorie sociali, le organizzazioni di volontariato che hanno la funzione di cassa di risonanza delle istanze dei cittadini.

Oggi prevale la logica del partito del leader, che ne fa da padre e padrone, dove non c'è nessun confronto, ma tutti seguono le logiche autoritarie del loro capo, che decide autonomamente delle sorti di tutti.

La politica si avvale dei mass media e di tutti i nuovi sistemi di comunicazione per permettere di diffondere in maniera più efficace e ramificata il messaggio politico o spot elettorale, eliminando quindi ogni tipo di confronto diretto con i singoli individui.

Riappropriamoci della politica significa spostare l'asse del confronto dai palazzi del potere al nostro territorio, senza più barriere mediatiche, che stanno addormentando le nostre coscienze.

Dobbiamo riportare il cittadino al centro dell'interesse, e questo può avvenire solo se la politica sarà il mezzo e non il fine per conseguire il bene della collettività.

Riattivare tutte le risorse migliori del nostro territorio, e quindi creare una nuova classe politica che sia espressione della società civile, sarà la grande sfida del futuro che ci vedrà protagonisti nella società del terzo millennio.