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Rigore ed Equità
Di Faust (del 17/11/2011 @ 17:34:21, in Parliamo di...)
Esprimersi oggi sul tentativo del Presidente Napolitano di servirsi del braccio operativo Sen. Monti, è un rischio troppo elevato; tuttavia qualche considerazione si può e si deve fare.Prendiamo ad esempio il debito pubblico, causa dei nostri mali, su cui da tempo si scrive e spesso con falsità sulle cause scatenanti di questa anomalia tutta italiana. Eppure gli atti parlamentari sono depositati in raccolte ufficiali, facilmente consultabili, se si vuole, basterebbe leggere le cronache politiche degli anni della “Prima Repubblica”.
Ampie maggioranze per una politica delle cicale, madri della ora necessaria politica delle formiche, pena (lo ha ricordato il neo Presidente Monti) il danneggiamento del futuro dei nostri figli.
Rigore ed Equità diventano dunque la parola d’ordine del nuovo Governo. Questa endiadi è un ottima petizione di principio, assai difficile da praticare se si hanno elementi insufficienti per esprimere corretti giudizi sui quali fondare decisioni corrette in termini di ipotesi normative.
Esempi pratici: prendiamo l’Art. 47 della Costituzione, perché si deve dare un aiuto a pagare l’affitto di casa senza sapere se l’inquilino è cicala o formica, dando invece per scontato che va punito con l’ICI, chi abita nella casa fatta con mutuo, lacrime e sangue e senza incentivo come brava formichina?
Come mai in questi giorni di crisi si è detto un gran bene degli italiani risparmiatori e proprietari della casa d’abitazione in misura superiore ai cittadini di altri Paesi, se poi la prima cosa che si pensa è punire il proprietario della casa di famiglia?
Su questa falsariga (da dissociati) si potrebbe tassare chi va in crociera, chi va in vacanza, chi viaggia per poi sovvenzionare i disoccupati dei transatlantici.
Strategica diventa quindi l’applicazione ed il significato che si darà a questa azione. Se si pensa di adottare “a livella” la recessione è dietro la porta.
Un bilancio come il nostro, a suo tempo taroccato per poter entrare in Europa, andava bene con la lira ma è incompatibile con una moneta forte. L'italia con questo governo ha fatto una scommessa rischiosa, si è scelto di credere fino in fondo nell'euro. Ora si deve fare sino in fondo l'opera di risanamento dei conti, se non ci si riesce si andrà a fondo e basta!
Di
Veritas
(inviato il 17/11/2011 @ 20:02:19)
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