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Si vota ..se credete
Di Catone (del 22/02/2013 @ 23:44:26, in Parliamo di...)
Ancora qualche giorno e saremo chiamati a depositare nell’urna la nostra idea di governance per l’Italia.
L’offerta elettorale è più che variegata, la lotta è dura e per battere la concorrenza ogni leader si è affidato al marketing piuttosto che alla politica. Il nostro, si è trasformato nel Paese di Esopo, Fedro e Andersen; non si capisce, dunque, perché tanti italiani abbiano perso il sonno con tutte le favole che ci raccontano.
Qualcuno “arditamente” ha avanzato l’ipotesi che forse la preoccupazione e l’incertezza del futuro, oltre che del presente, ne siano le cause.
Eppure stando a quello che i vari leader declamano non vi sarebbe motivo di preoccuparsi: ce n’è per tutti gusti.
Dallo stipendio di cittadinanza, se sei senza lavoro; alla restituzione di IMU, Irpef, condono e niente interessi sulle cartelle di Equitalia; al lavoro e sostegni per tutti; ad una politica equa che gradatamente, per non intaccare troppo i privilegi delle caste, restituirà il maltolto; non tralasciando chi propone l’autocertificazione per titoli di studio.  
A questo punto è facile immaginare il povero elettore che in mezzo a questo ben di Dio, come Pinocchio nel paese dei balocchi, resta perplesso non sapendo cosa scegliere. Lui vorrebbe prendere tutto, ma sa che non è possibile, deve scegliere se privilegiare il suo futuro, quello del figlio o del nipote. Forse sarà il caso, pensa, di fermarsi un attimo e riflettere.
Vediamo, uno stipendio di cittadinanza??? Si, interessante, se si pensa a quanti sono coloro che sono scivolati nella fascia dei nuovi poveri e magari hanno dovuto abbandonare l’idea di mantenere il figlio all’università perché non sanno se domani riusciranno ad apparecchiare la tavola. Ma con il debito pubblico che abbiamo (e non accenna a fermarsi), un’economia in recessione, dove prendiamo i soldi? Certo il risultato delle urne sarà premiante oltre ogni aspettativa per questa formazione vista la latitanza, in questi anni, della politica, quella con la “P” maiuscola.
La restituzione dell’IMU, le riforme e tutto quello che segue, va tutto bene ma poi saranno mantenuti gli impegni? Sono cose già sentite e mai fatte; l’unico atto fatto dal Parlamento che si ricordi, è la parentela putativa attribuita all’ex presidente egiziano Mubarak quale zio di Ruby.
Il lavoro e sostegni per tutti. Bell’idea. Entusiasmante! Tenuto conto che il lavoro sta alla base di ogni libertà in quanto fonte di autosostentamento, ma come si farà? La paura della tassazione per i grandi patrimoni non metterà in fuga i grandi capitali? Chi farà gli investimenti? E poi è urticante sapere che la campagna elettorale è stata in buona parte pagata con soldi frutto di donazioni da parte di soggetti che si sono arricchiti truffando i risparmiatori con titoli tossici. E la nomenclatura di quel partito non può sostenere di non sapere, l’unico che lo avrebbe potuto fare sarebbe stato Renzi, ma garbatamente lo hanno fatto fuori.
Veniamo alla proposta dei tecnici (?) i quali sostengono di poter fare oggi ciò che fino ad ieri non era pensabile e non stiamo parlando di riduzione dei costi della politica o della pubblica amministrazione, ma di qualche tassa. In virtù di qualche concessione che però, ancora una volta, non deve intaccare i privilegi delle caste, costoro chiedono il consenso. A ben vedere, secondo la loro visione, l’elettore non dovrebbe quindi farsi orientare nella scelta elettorale dai sacrifici economici che gli hanno imposto per riparare i danni causati dai politici, gli stessi che sono stati esclusi dai sacrifici, dal momento che la supposta che gli hanno propinato, a loro  giudizio, era necessaria, anzi indolore.
Non parliamo della proposta giudiziaria, abbiamo già sperimentato con un altro PM cosa vuol dire “Mani pulite” : si riferiscono a quelle degl’altri.
Naturalmente i diritti d’autore sulle favole che ci hanno raccontato li pagheremo tutti, sotto forma di rimborsi elettorali.
        

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# 1
Grande (e amara) analisi!
Di  Anonimo  (inviato il 23/02/2013 @ 14:40:40)

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