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Torniamo al MEC
Di Lupoalfeo (del 27/03/2011 @ 21:20:19, in Parliamo di...)
Alcuni sostengono che Stati Uniti e l’Europa (una parte) ha corso il rischio di mancare l’appuntamento con la storia se a seguito dei sovvertimenti nell’Africa del Nord non si fosse intervenuti in Libia.
La risoluzione dell’ONU che autorizzava la no-fly zone ha registrato una partecipazione in ordine sparso degli Stati e con interpretazioni operative difformi. Manie di protagonismo (non vogliamo pensare a biechi interessi economici?) si sono scontrati con atteggiamenti ponderati, preoccupati della mancanza di una strategia politica condivisa, di possibili saldature con posizioni fondamentaliste ed antioccidentali ma soprattutto di prospettive future che potessero assicurare un dopo ed evitare che ad una dittatura se ne sostituisca un’altra, o peggio ancora l’inizio di una guerra civile.
Non vogliamo qui addentrarci in analisi geopolitiche o militari, ma cogliere l’aspetto che più ci riguarda direttamente in quanto soggetti di un progetto politico:l’Europa.
E’ opinione condivisa che la politica estera di un Paese dovrebbe essere il punto d’incontro tra le diverse posizioni tale da presentarsi nei confronti degli altri Stati con una posizione coesa, un’identità. A questo concetto non può sottrarsi l’ambizioso progetto dell’Europa unita.
Con il trattato di Lisbona che superava i vecchi accordi del Mercato Comune Europeo: libera circolazione delle persone, delle merci e dei capitali, si era voluto dare un’integrazione,anche politica, ai rapporti esistenti come in tema di politica estera con la costituzione della figura dell’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza per l’Unione Europea. La persona prescelta è stata la baronessa britannica Catherine Ashton, preferita al nostro più esperto Massimo D’Alema, che alla prima occasione sembra non abbia retto l’urto dei personalismi. Eppure i problemi sul tappeto sono tanti: da come intervenire per far rispettare la risoluzione, ad un atteggiamento condiviso da adottare che tenga conto dei diversi Stati membri e dei loro rapporti con la Libia a come sostenere e gestire gli arrivi   di extracomunitari, dopo una prima accoglienza a Lampedusa territorio europeo e  come ridistribuirli sul territorio degli Stati membri.
Perché tanta latitanza e incomunicabilità? Forse la britannica baronessa Ashton è stata condizionata dall’ iperattività del suo Paese che insieme ai francesi un minuto prima che entrasse in funzione (per questioni umanitarie) la no-fly zone già colpivano i mezzi di terra, ma cosa più grave è che non si è cercato di tenere dentro la Germania, non si è insistito nella mediazione  tale da presentare un’Europa unita piuttosto che perseguire interessi nazionalisti.
E che dire dello smanioso monsieur Sarkozy? Forse la sua disgrazia è che continua a seguire i consigli di una vecchia coppia: Carla Bruni e Bernard-Henri Lévy, gli stessi che lo hanno influenzato nella questione del brigatista Battisti.
Sulla vicenda il settimanale Panorama ha un’idea e gli dedica la copertina con un titolo che è tutto un programma: “Sarkofago”.
Ed ora che si fa?
O si recupera velocemente il senso dello stare insieme con la cogestione  delle problematiche che si presentano e che non possono limitarsi solo a quelle economiche incontrate da alcuni Stati membri, ma anche l’immigrazione, la tutela degli interessi preesistenti che ognuno può avere, la difesa comune, la solidarietà, tutti aspetti indispensabili per avvalorare la scelta di un percorso di integrazione tra gli Stati, oppure è meglio tornare da subito senza infingimenti ed ipocrisie al più conveniente e meno impegnativo: Mercato Comune Europeo.
        

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# 1
come sempre nella gestione di problematiche cosi' difficili vige il comandamento del Dio denaro .La LIbia i barconi con tutte quelle persone che approdano a Lampedusa, che pena la divisione Profughi da una parte clandestini dall'altra e che dire dei poveri abitanti di Lampedusa? L'unica notizia che mi ha rincuorato sono state le donne di Lampedusa che hanno portato degli aiuti al bimbo o bimba nata nello sbarco . Ecco il vero senso della vita
Di  pb  (inviato il 28/03/2011 @ 09:47:59)
# 2
Saggia riflessione
Di  G  (inviato il 30/03/2011 @ 12:10:00)

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