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Voilą, il pranzo č servito!
Di zia Manu (del 19/04/2011 @ 14:38:57, in Parliamo di...)

Con la scusa di porgere a tutti i nostri lettori gli auguri di Buona Pasqua e Pasquetta, questo articolo intende offrire qualche consiglio realistico, in tono garbato e birichino, per “sopravvivere” alle circostanze senza troppi oneri, superando gagliardamente i due compagni più antipatici delle feste solenni in famiglia: la fatica e le spese.

E’ vero, purtroppo, che i prezzi sono tutti saliti, ma si può cercare di ridurre il loro impatto con qualche accorgimento e senza rinunciare alle tradizioni che caratterizzano anche queste ricorrenze: il segreto è l’uso intelligente e mirato di qualche sana regola “fai da te”, accompagnata dalla consapevolezza che il limite non deprezza le persone, né riduce di un grammo il piacere di stare insieme.

 L’uovo di Pasqua è un ingrediente irrinunciabile della festa; negli stores più grandi si trova il maggiore assortimento (avendo quindi maggiori possibilità di scelta) ed i prezzi in assoluto più accessibili. Evitiamo di regalare uova sovradimensionate: grandi e piccini, una volta svelato il mistero della sorpresa ed assaggiato il cioccolato (normalmente a fine pranzo e con lo stomaco pieno) lasciano i pezzi nell’incarto riavvolto alla meno peggio, e spesso gli avanzi arrivano all’estate, magari avariandosi con l’esplodere del gran caldo. Meglio un uovo medio-piccolo per ogni bambino che un prodotto gigante per tutta la famiglia….per gli amici poi sono sicuramente preferibili gli ovetti multi gusto (i supermercati li vendono in convenientissimi sacchetti, e di ottime marche) da dosare ed impacchettare come vogliamo, e magari la sorpresa possiamo sceglierla noi, aggiungendola alla confezione.

Se ci spostiamo dal reparto doni al reparto pranzo, esiste una vera e propria arte dell’assemblaggio che permette anche ai neofiti di risparmiare denaro, tempo e fatica. Per i primi piatti, ad esempio, il condimento buono ed abbondante permette di fare un’ottima figura anche con i ravioli e i cannelloni preconfezionati o con le lasagne surgelate (purché di marca sicura): non rabbrividite, provate per credere….. si mettono nella teglia di portata, si arricchiscono con un buon ragù o il sugo di pomodoro fatto a parte, o magari qualche altro ingrediente che personalizzi il tutto  e, una volta cotte, daranno prova delle vostre eccellenti doti culinarie, facendovi fare un terzo della fatica. Meglio arrivare a tavola con la voglia di chiacchierare ed il buonumore, piuttosto che lasciarsi andare praticamente distrutte, con la testa pesante per la stanchezza, sulla seggiola che vi aspetta! E se non tutti possono permettersi un catering di lusso beh, ben venga il detto “la miseria aguzza l’ingegno” con le sfide che esso comporta ed una sana dose di umorismo davanti ai fornelli.

Rollè e polpettone, fasciati di pancetta e di odori e magari tagliati a fette ed impreziositi da un contorno sfizioso ottengono la loro buona figura…. Per non parlare di involtini e fagottini di vario genere, o di sformati di vari colori (patate, carote, spinaci, piselli) che incuriosiscono gli spettatori, oltre a piacere ai commensali. Graziando così il povero capretto che, oltretutto, essendo l’ingrediente canonico del periodo si troverà sicuramente in vendita a costo rincarato.

Per il giorno di Pasquetta poi, tradizionalmente riservato ai pic nic, l’arte del riciclaggio rifulge in tutto il suo splendore. Il risotto avanzato si presta ottimamente a riempire verdure scavate come pomodori, peperoni, zucchine tonde o melanzane che, una volta cotte al forno, possono essere consumate anche fredde. Le verdure che restano (anche quelle da insalata, ripassate in padella), i rimasugli di salumi e di formaggi resuscitano nelle torte salate (non dimentichiamo di tenere in casa, pronti per l’uso, i rotoli di pasta sfoglia) e nelle frittate, da cuocersi queste ultime rigorosamente nel forno perché siano più compatte e digeribili. E per far rinvenire la carne del giorno prima, vino (bianco o rosso, a seconda del tipo di carne e del sapore) e brodo, oppure sugo di pomodoro.

E quel che resta dell’uovo?  Il cioccolato è un alimento prezioso: preso nelle giuste dosi ci dà energia, quindi non ne va perso neppure un grammo….al lavoro! Quello fondente può essere tritato in piccole scaglie e trasformare un gelato alla panna o alla vaniglia in stracciatella, può diventare materia prima per mousse oppure, fuso a bagnomaria, può essere versato sulla frutta (cruda e cotta) di uno sfizioso dessert. Quello al latte, più gradito ai bambini, fuso con l’aggiunta di un pochino di latte può trasformarsi in crema spalmabile, o può sciogliersi nel latte del mattino e perché no? Rendere più stuzzicante e gradevole anche il caffè degli adulti.

Per risparmiare, una volta di più, denaro e fatica, consigliamo a chi organizzerà la riunione conviviale a casa propria di non preparare tutto per tutti, ricevendo, dopo l’ammazzata, piante e regali spesso inutili, ma di optare per la formula sicura “ognuno porta una cosa”, avendo l’accortezza di calcolare bene le risorse in modo che nulla, ma proprio nulla vada perduto. E se qualcosa finisce nel congelatore, tornerà utile quando meno ce lo aspetteremo.

Buona Pasqua a tutti allora……………con l’augurio di passare almeno 48 ore senza tristi pensieri o brutte notizie.

 

        

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# 1
i consigli e gli auguri sono graditi aggiungerei una bella cima genovese provare per credere
Buona Pasqua
Di  pb  (inviato il 21/04/2011 @ 18:40:42)

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