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Brodolini e gli Alieni
Di Maradona (del 27/03/2012 @ 17:53:37, in Parliamo di...)
……chiarito che fu Giacomo Brodolini a pensare e a portare all’approvazione lo Statuto dei lavoratori è bene ricordare, a questo punto, quello che il vero Padre dello Statuto pensava e voleva realizzare sul suo articolo 18. Il testo originario che fu portato in aula dal Ministro Brodolini all’inizio della vita del secondo governo Rumor comprendeva, per quanto riguarda l’articolo in questione, il diritto al reintegro ai soli licenziamenti discriminatori ma che non fu approvato così come lo aveva ideato il suo autore ma, come spesso capita, fu modificato in Parlamento e a distanza di 42 anni ne rivaluta tutta la sua capacità, attualità e lungimiranza.
Sia ben chiaro che, per noi, il disegno di legge varato dalla Fornero tende, sia pur parzialmente, a ridurre alcune assurde disparità di trattamento in quanto, piaccia o non piaccia, contrappone una ristrettissima area di lavoratori super protetti ad un’altra immensa area di lavoratori privi di qualsivoglia protezione, come coloro che lavorano nelle imprese con non più di 15 dipendenti ed i costretti alle partite IVA..
Agli alieni del pubblico impiego italico che si indignano ma, in realtà si preoccupano perché si rendono conto che la festa è finita, vorremmo solo ricordare e fuor di polemica che i circa 4 milioni di dipendenti pubblici sono un lusso che l’Italia intera non si può più permettere. Che questa cruda ed amara realtà pochi la dicono e ad essi, in particolar modo, vorremmo rammentare che la Gran Bretagna, con una popolazione pressappoco pari alla nostra ha iniziato col Premier Cameron a sfoltirne i ranghi ed in 5 anni taglierà 730.000 pubblici dipendenti. Sempre per pro memoria rammentiamo ai summenzionati alieni che, fra il 2000 ed il 2008, la spesa per le loro retribuzioni è cresciuta del 40%, mentre l’inflazione è stata del 20% e, incredibile, il numero degli addetti è cresciuto del 2,5% nonostante il blocco del turn over.
L’idrovora pubblica ingoia quasi 830 miliardi annui.
La Ragioneria Generale afferma che i costi per l’amministrazione generale sono, ormai, giunti al 18,4% del PIL mentre la Germania, che ha 90 milioni di abitanti ed un PIL molto più alto del nostro, ne spende il 12,4% ben sei punti in meno di noi. Tradotto per gli alieni vuol dire la cifra di circa 40 miliardi di euro l’anno! Capito, alieni? 40 miliardi l’anno che ci consentirebbero di poter investire in 10 anni ben 400 miliardi di euro e fra diretto ed indotto dare infrastrutture e lavoro ai tanti giovani disoccupati.
In ultimo ci sarebbe da calcolare quanti miliardi di euro costano al sistema Paese fenomeni legati alla logica burocratica, brontocratica e gerontocratica come quelli che rapidamente andiamo ad elencare nelle impenetrabili catacombe della pubblica amministrazione:
- TOTALE DISPOTISMO AMMINISTRATIVO
- DISCREZIONALITA’ IMPENETRABILE
- ARCIPELAGO DI NORME
- REGOLAMENTI INUMANI
- MISURE STRAVAGANTI
- SANZIONI ASSURDE
- RETRODATAZIONE NELL’APPLICAZIONE DI NUOVE NORME
- INVERSIONE DELL’ONERE DELLA PROVA
- DISTORSIONI SISTEMICHE
- PERSECUZIONI SENZA SENSO
- RICORSI AL TAR SU TUTTO
- ARBITRATI STRANI
e ancora tanto si potrebbe aggiungere, ma non vogliamo infierire.
Meditate alieni, meditate. (Fine)
Ora finalmente abbiamo capito a cosa serve la riforma dell'art.18, proprio a licenziare, non ad assumere. Caro Maradona rafforzi il mio pensiero, con te la crisi si fà dura, evviva i disoccupati. Poichè gli sperperi della pubblica amministrazione sono altri, e tu lo sai, ti pongo una domanda: sei forse un politico, uno di quelli inutili e ben pagati che vuole avere più risorse da rubare, o un ex dipendente pubblico frustrato? Con questo articolo, nel primo caso hai perso voti, nel secondo l'anima
Di
Alieno
(inviato il 28/03/2012 @ 18:35:44)
una parte di vero viene detta, il problema della pubblica ammnistrazione sono il ginepraio di leggi e regolamenti che fanno costare a dismisura qualsiasi procedimento e succhiano le tasse dei cittadini, ma le leggi e i regolamenti chi li fa, i dipendenti? Delegificare riformare semplificare si, dire che basta licenziare è da persone in malafede
Di
anna
(inviato il 28/03/2012 @ 19:00:03)
La riforma dell'art. 18 detta nettamente la possibilità di maggior capacità delle imprese di licenziare piu' frequentmente, o meglio tenere in pugno i propri dipendenti ricattandoli continuamente. Siamo al capolinea della politica, o meglio questo e' il costo che dobbiamo pagare perchè la politica stessa a fatto acqua in questi ultimi 20 anni con vari governi che hanno pensato solo a proteggere i loro privilegi ed aumentare il costo della politica. Caro Maradona fatti un esame di coscienza !!!
Di
Paolo
(inviato il 28/03/2012 @ 19:10:35)
magari, licenziamo un pò di pubblici fannulloni ma vediamo chi ha il coraggio di cominciare da quelli entrati con parentopoli per fare posto a un pò di bravi sconosciuti senza protezione
Di
Anonimo
(inviato il 28/03/2012 @ 19:38:57)
Vorrei capire se questo è quello che pensano i Liberalpopolari o è la posizione del pepito de oro "Maradona"????
Di
Simpatizzante
(inviato il 30/03/2012 @ 07:14:13)
e' vero siamo arrivati al punto di dover prendere delle decisioni drastiche ma nel decidere come licenziare, assumere ...il legislatore non dovrebbe dimenticare che dietro ad ogni assunzione nasce una speranza , una prospettiva di un futuro mentre dietro ogni licenziamento, giusto o non giusto
che sia, tutto cio' viene a mancare, far si che che il protagonista torni ad essere l'uomo e non il dio denaro. I primi articoli della nostra Costituzione sono cosi' belli e io quando andavo a scuola ,ero cosi' fiera di far parte di questo Stato ora...
che sia, tutto cio' viene a mancare, far si che che il protagonista torni ad essere l'uomo e non il dio denaro. I primi articoli della nostra Costituzione sono cosi' belli e io quando andavo a scuola ,ero cosi' fiera di far parte di questo Stato ora...
Di
ciclamini154
(inviato il 30/03/2012 @ 09:48:04)
Il nostro è un sito aperto al confronfronto. Accettiamo tutti i contributi, se non sono offensivi, poi sta a chi legge convenire o criticare. Non esiste un "totem" a cui uniformarsi, ma persone libere che si esprimono liberamente perchè è dal confronto che scaturisce la crescita di ognuno e tutti sono portatori di una particella di verità e nessuno dispone della verità assoluta.
Di
Adimin
(inviato il 30/03/2012 @ 18:12:10)
In un paese dove gli imprenditori guadagnano meno dei propri dipendenti, dove la corruzione costa più dello stipendio di tutti gli statali messi insieme, dove la criminalità spadroneggia, dove le vere caste come professori magistrati e perfino tassisti si dimostrano intoccabili, è ridicolo e persino offensivo parlare in questi termini dell'art.18, che dovrebbe essere l'ultima riforma, non la prima. Una casa si inizia dalle fondamenta non dal tetto
Di
Franco
(inviato il 31/03/2012 @ 14:24:23)
in un paese dove per anni quando andavo negli uffici pubblici e perennemente non trovavo mai il funzionario perche' era a fare la spesa, al bar oppure addirittura a fare un altro lavoro, oppure.. in paese dove ci sono persone che hanno la casa popolare ,risultano disoccupati ma possiedono il Suv , .. in un paese dove per una legislazione come assessore alla regione si prende un vitalizio e... chi piu' ne ha piu' ne metta ... da qualche parte bisogna pur cominciare a stabilre cosa e' giusto e cosa no
Di
l'altra
(inviato il 31/03/2012 @ 15:05:24)
Basta riflettere e si capiscono le verità nascoste
Di
napoli
(inviato il 23/04/2012 @ 13:16:42)
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