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Partigiani della Costituzine
Di Catone (del 06/01/2013 @ 09:23:50, in Parliamo di...)
Giù la maschera! L’approssimarsi della consultazione elettorale, in Italia equivale alla fine di una rappresentazione teatrale. Gli attori ad uno ad uno escono da dietro le quinte e si presentano sul palcoscenico, tolgono la maschera aspettando la loro porzione d’applausi.
Cosi capita che nel loro excursus, di magistrati, alcuni di costoro fanno di tutto per farsi notare, stare sotto i riflettori, diventare idoli alla ricerca di fans, magari spettacolarizzando l’inchiesta che spesso approda ad un nulla di fatto, pur di cominciare a farsi la campagna elettorale a spese del contribuente. La qual cosa mal si concilia con la discrezione e la riservatezza che dovrebbe caratterizzare chi è chiamato a giudicare suoi simili.
Da magistrati magari, si dichiarano “partigiani della Costituzione”, salvo poi contestare la Consulta definendo “una sentenza politica” il pronunciamento della Corte Costituzionale se si permette di rigettare la loro tesi.
Sono una categoria molto pericolosa che, come qualcuno in passato ha già avuto modo di notare, nel giudicare non vogliono applicare la legge, ma fare  giustizia.
Se la legge non gli va bene allora scendono (e non salgono) in politica, anzi si fanno un partito tutto loro.
Alcuni più equilibrati preferiscono entrare in grandi partiti e provare a rivoluzionare la giustizia dopo aver usato l’accortezza di lasciare per sempre la magistratura. Anche in questo caso nel comune cittadino rimangono delle perplessità. Lo hanno fatto, come ricordava qualche giorno fa Mons. Forte,  per il bene comune con sacrificio e rischio di perdita personale e al servizio di tutti o a promozione dei propri interessi, magari per avere una seconda pensione? E poi sapere che qualcuno dichiara di essere stato sempre di un certo orientamento politico fermo restando l’indipendenza di giudizio tranquillizza i tanti cittadini destinatari delle loro sentenze?
E’ più che naturale una certa dietrologia che fa rileggere dichiarazioni, prese di posizioni da chi recitava la parte del magistrato super partes. Siamo uomini e come tali fallibili con passioni, interessi, idee, convincimenti che non possono non influenzare giudizi e decisioni.
Nel Paese della privacy che non consente la pubblicazione di una foto dove è presente un minore, eleggere persone che per la loro attività professionale godono di informazioni riservate, dando per scontato la loro indipendenza di giudizio, non è il massimo della democrazia.
Negli Stati Uniti i giudici vengono eletti dal popolo, in Italia lo diventano per concorso, però in compenso li eleggiamo al parlamento.
Una vera riforma della giustizia e delle sue lungaggini è quello che serve veramente, portata avanti da una nuova classe dirigente che non miri a durare ma a governare.
Purtroppo da noi, negli ultimi anni, è sembrato prevalere il gioco dei costumi: a seconda della parte che il mestierante vuole recitare indossa l’abito di scena per declamarne la parte, anche pensandola diversamente.
Il calvinismo che fortemente ha influenzato la cultura anglosassone e specialmente quella degli USA, dà un’enorme importanza ai comportamenti personali nell’etica non ritenendoli come una questione di morale personale ma bensì attenenti alla vita pubblica. Ad esempio mentire o non pagare le tasse non riguarda il singolo ma distrugge la coesione della Comunità ed è per questo che ogni forma di corruzione viene severamente punita e mentire comporta le dimissioni del soggetto che ricopre un ruolo di riferimento per altri cittadini.
Nel nostro Paese invece si continua ad enunciare senza incidere nella vita reale e “il partito del fare” resta un miraggio.
        

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# 1
Si può anche convenire ma resta il fatto che per la maggior parte degli italiani le priorità sono altre invece il tema della giustizia è l'unico che ha appassionato i politici, chissà perche.....
Di  Franco  (inviato il 11/01/2013 @ 16:07:11)
# 2
Ci dispiace Franco, per non essere stati sufficientemente chiari ed averti indotto in errore. L'articolo infatti voleva segnalare la doppiezza comportamentale ce non riguarda solo "ALCUNI" magistrati ma tutti compreso i politici che spesso per carpire il consenso affermano delle cse ma ne fanno altre. In particolare se vogliamo restare sul tema cosa nepensi di un arbitro che in cuor suo tifa per una squadra, un bel giorno smette di svolgere quella funzioine e ce lo ritroviamo ad essere azionista e dirigente di quella squadra? E se poi volesse tornare a fare l'arbitro? Nella vita sesso è questione di "opportunità". Se si sceglie di svolgere un ruolo si devono accettare anche regole non scritte. Infine a proposito de probemi degli italiani, come valuti la chiusura dell'Ilva con conseguente perdita di posti di lavoro, le dimissioni del Ministro Mastella o del governatore dell'Abbruzzo tutte causate da inchieste concluse con un nulla di fatt? Non credi che queste cose incidono nella vita economica e democratica del Paese?
Di  redazione  (inviato il 14/01/2013 @ 17:43:09)
# 3
uno dovrebbe essere stato lungimirante, l'ILVA dava lavoro ma da quanto so anche "malattie e morti " perche' non lavorare nel rispetto della natura e del mondo che ci circonda , certo che in questo modo i costi sarebbero stati piu' alti e forse non competitivi per stare in un mercato senza regole,perche' sino a pochi anni fa , tutto era normale come scaricare nei fiumi la zozzeria , nell' aria i veleni, e cosi' via ma oggi non avremmo questi problemi di dover scegliere tra il lavoro e la disoccupazione tra la vita e la morte
Di  ciclamini  (inviato il 14/01/2013 @ 19:01:52)
# 4
Caro Catone avevi proprio ragione. Ieri alla trasmissione di Porta a Porta il Signor Ingroia ha candidamente ammesso che sfrutterà la sua notorietà di magistrato per la sua nuova avventura politica candidandosi capolista in tutte le realtà compreso Palermo dove sarebbe ineleggibile visto che è lì che ha svolto la sua attività di P.M. Alla faccia della trasparenza.......ed io pago
Di  Il Castellano  (inviato il 22/01/2013 @ 12:52:08)
# 5
la prossima volta mi candido anche io e formo una lista cosi' magari sistemo mio figlio, mia nipote, la zia e perche' no ..anche la nonna, cosi' va il mondo aiuto!!!!!
Di  ciclamini  (inviato il 23/01/2013 @ 16:58:02)

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