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Quando i politici vedono le (5) stelle
Di Faust (del 14/05/2012 @ 18:33:08, in Parliamo di...)
Il mal di denti della politica comincia a far vedere le stelle: il “grillo parlante” è l’ultima novità della politica, cosi dopo 20 anni di governi-cicala la politica della lesina con la formica Monti al posto di Quintino Sella, fa discutere.
Ma trattasi di un percorso obbligato a cui il Presidente del Consiglio ha dato una bussola in due tempi: nel primo tornare ad essere credibile come Italia per poi, nel secondo, spronare i partner sulla strategia della crescita senza intaccare l’equilibrio dei bilanci pubblici, risanati o in via di risanamento.
Diverse possono essere le lenti per dare una lettura all’attuale azione ma certamente due prevalgono su tutte: quella politica e quella economica; entriamo per ora nelle novità politiche.
La proposta viene dall’aspirante Presidente della Repubblica Massimo D’Alema,  che, come è tradizione (dettata dal quorum necessario), propone un nuovo e sempre verde compromesso storico –
Per gentile concessione del PD, che si candida a fare da perno, ci sarebbero i moderati riformisti e i laici cattolici, insieme, a fare corona per il bene dell’Italia con l’obiettivo di dar vita a un governo democratico-parlamentare (di eletti) che ridetermini condizioni di equità e di equilibrio dei conti pubblici.
A sostegno di questa sua ipotesi cita, come esempi, le giunte comunali e provinciali (sinistra- UDC) presenti nella sua regione: la Puglia.
Ovviamente non da alcuna importanza alla differenza di ruoli tra governi comunali, provinciali e governo nazionale, quale elemento differenziante tra elezioni amministrative ed elezioni politiche.
La strategia è evidente, se si da il giusto peso ad alcune affermazioni di dettaglio: il PDL non paga in negativo il sostegno a Monti ma alla precedente politica di Berlusconi; è deplorevole il tentativo di indirizzare lo scontento verso Monti; è vero che dopo le politiche si porrà il tema del governo del Paese, “che non potrà che avere – e non come fuoriuscita di emergenza bensì come soluzione obbligata- un Governo di tipo tecnico.”
Conclude auspicando un incontro collaborativo tra le forze eredi delle grandi tradizioni democratiche del Paese, il cui cardine è il PD.
Intervista conclusa con le 5 stelle di generalissimo sulle sue spalline e la conseguente auto candidatura a Presidente della Repubblica.
Prima che tutto ciò si realizzi serve forse una legge elettorale alla francese: doppio turno e scelta obbligata al secondo, così non scappano i “satelliti” sparsi e ribelli.
Buon 2013 a tutti!
        

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# 1
Nel vostro condominio vi terreste un amministratore, che ha creato un grosso ammanco di cassa senza risolvere alcun problema, solo perchè si ripresenta con un nuovo soprannome ed un nuovo abito tirato a lucido? Io lo caccerei a pedate nel culo!
Di  Anonimo  (inviato il 14/05/2012 @ 19:01:43)

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