Parlamento.it | Europa.eu | Ministero del Lavoro |


Non aspettare che il vento gonfi la vela della tua fortuna. Soffiaci dentro da te.  (U.Ojetti)

\\ Ultime notizie  
 
\\ Home Page : Articolo

Tributo o Gabella
Di Lupoalfeo (del 09/02/2012 @ 19:45:57, in Parliamo di...)
Da qualche mese la Rai in tutti i programmi e con appositi annunci ci ricorda come il canone è un tributo e va pagato. Sinceramente lo stile di comunicazione più che convincente sembra odioso, specie perché inconsciamente, da chi ascolta, viene  messo in relazione a come vengono utilizzati i nostri soldi: dal cachet del predicatore ascetico Celentano, alla trasmissione Caterpillar AM. Uno spazio  su Rai TRE all’interno della rubrica di Corradino Mineo dove un certo Marco Ardemagni, formatosi a Radio Popolare, inizialmente interveniva a dare i risultati del sondaggi in diretta, poi gli hanno dato una scrivania con alle spalle una bacheca su cui venivano attaccate le pagine dei giornali, caso strano, l’unica testata che si riusciva a leggere era quella dell’Unità, organo del PD che si intonava benissimo con l'abbigliamento e l'aspetto del povero Ardemagni a ricreare l'atmosfera di una sezione del PCI . Certo, nella comunicazione subliminale hanno un degno maestro come Corradino Mineo che nella sua rassegna stampa posiziona “la Repubblica” sempre sopra gli altri giornali, quando legge i titoli delle altre testate, ogni volta, con nonchalance ricompone la pila riportando “la Repubblica” in primo piano. Che maestro! Adesso evidentemente qualche “illuminato”, fornito di materia grigia, finalmente si è accorto della forzatura, ed ha sostituito la bacheca con un più corretto cartello con scritto “Radio 2”. Insomma non c’è niente di servizio pubblico e la diaspora in questi giorni apertasi sul rinnovo degli incarichi di direzione ne è la riprova, ma questo lo sapevamo già. Trattasi di altra casta che pretende un “tributo” per mantenersi.
Ci siamo voluti documentare sul significato del termine “tributo” e il vocabolario dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana ne da la seguente definizione: taglia imposta con prepotenza. Ora trattandosi di un servizio forse, stando alla stessa fonte, era più appropriato usare il termine di gabella, infatti la definizione che ne da è: imposta o dazio di consumo.
Con i dazi e tributi, noi Italiani ci abbiamo fatto il callo. E’ di questi giorni la notizia secondo la quale se si chiama l’esercito, in caso di calamità non dichiarata dal governo, dobbiamo pagare. Infatti a seguito della riforma della leva non più obbligatoria, il nostro esercito è formato da professionisti, che paghiamo con le nostre tasse, ma se le amministrazioni comunali ne avessero bisogno(per emergenza neve) dovrebbero ripagare con il loro bilanci. Se poi fossero le Regioni a dichiarare lo stato di emergenza, in base al decreto Milleproroghe a pagare saremmo sempre noi, come per le ultime alluvioni, con una nuova accise sulla benzina.
Ora a noi sembra strano pagare per avere un esercito di professionisti, che mandiamo in giro per il mondo a sostenere cause umanitarie ma se il caso umanitario si verifica in casa, come raggiungere un paese isolato dalla neve, dobbiamo ripagare un ulteriore tributo.
Fatto sta che, tributo o gabella, vogliono i nostri soldi per farci quello che vogliono. Evidentemente partiti e politici hanno fatto scuola e gli altri si sono adeguati.
        

Articolo Articolo    Storico News     Stampa Stampa    Invia articolo Invia   Condividi Condividi
 
# 1
C'è ci nono vuole pagare il canone per Mineo, chi per Minzolini, forse qualcuno per fazio. Ma farlo solo per uno di loro fa perdere la credibilità, sa di partigianeria, quella cosa che ha mandato in rovina l'italia. Non fate come la rai, siate più obiettivi. Le tasse esistono in tutto il mondo ma da nio abbondano i ladri ed un ladro non ha mai colore, è un ladro e basta e ha come complici i partigiani
Di  Grilloparlante  (inviato il 10/02/2012 @ 16:12:37)
# 2
E' vero che in uno Stato per poter avere dei servizi il cittadino deve pagare delle tasse o come le vogliamo chiamare, ma lo scandalo e' che ancora oggi paghiamo per il disastro del Vaiont ,
per la guerra di Crimea , insomma non finiamo mai . Io credo che il canone Rai pero' devo pagarlo se io ,cittadino, sono interessato a quel servizio , devo decidere "io" se i programmi che mi fanno vedere sono nelle mie corde e non mi sento un ladro se non lo pago : l'imposizione mi sembra tanto un ordine di uno stato non libero
Di  Pb  (inviato il 10/02/2012 @ 17:17:47)
# 3
Pb hai centrato il problema. L'imposizione su qualcosa che scelgono altri e che io non posso rifiutare non è da Stato libero: VOGLIO SCEGLIERE!!!!!
Di  Anonimo  (inviato il 10/02/2012 @ 21:53:15)
# 4
Le tasse non sono una scelta. Se la rai è un servizio pubblico il canone va pagato. Se invece non abbiamo bisogno di una tv pubblica e ci vanno bene i privati allora vendiamo la rai e niente canone. Tanto la scelta è tra le storielle dei partiti e quelle dei gruppi di potere economico...
Di  Aldo  (inviato il 11/02/2012 @ 18:57:32)

Commenta anche tu.
Digita le due parole qui sotto separate da uno spazio. Se non riesci ad interpretarle, puoi cambiarle cliccando qui
Testo (max 1000 caratteri)
Nome
e-Mail


Disclaimer
L'indirizzo IP del mittente viene registrato, in ogni caso si raccomanda la buona educazione.