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Tributo o Gabella
Di Lupoalfeo (del 09/02/2012 @ 19:45:57, in Parliamo di...)

Ci siamo voluti documentare sul significato del termine “tributo” e il vocabolario dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana ne da la seguente definizione: taglia imposta con prepotenza. Ora trattandosi di un servizio forse, stando alla stessa fonte, era più appropriato usare il termine di gabella, infatti la definizione che ne da è: imposta o dazio di consumo.
Con i dazi e tributi, noi Italiani ci abbiamo fatto il callo. E’ di questi giorni la notizia secondo la quale se si chiama l’esercito, in caso di calamità non dichiarata dal governo, dobbiamo pagare. Infatti a seguito della riforma della leva non più obbligatoria, il nostro esercito è formato da professionisti, che paghiamo con le nostre tasse, ma se le amministrazioni comunali ne avessero bisogno(per emergenza neve) dovrebbero ripagare con il loro bilanci. Se poi fossero le Regioni a dichiarare lo stato di emergenza, in base al decreto Milleproroghe a pagare saremmo sempre noi, come per le ultime alluvioni, con una nuova accise sulla benzina.
Ora a noi sembra strano pagare per avere un esercito di professionisti, che mandiamo in giro per il mondo a sostenere cause umanitarie ma se il caso umanitario si verifica in casa, come raggiungere un paese isolato dalla neve, dobbiamo ripagare un ulteriore tributo.
Fatto sta che, tributo o gabella, vogliono i nostri soldi per farci quello che vogliono. Evidentemente partiti e politici hanno fatto scuola e gli altri si sono adeguati.
C'è ci nono vuole pagare il canone per Mineo, chi per Minzolini, forse qualcuno per fazio. Ma farlo solo per uno di loro fa perdere la credibilità, sa di partigianeria, quella cosa che ha mandato in rovina l'italia. Non fate come la rai, siate più obiettivi. Le tasse esistono in tutto il mondo ma da nio abbondano i ladri ed un ladro non ha mai colore, è un ladro e basta e ha come complici i partigiani
Di
Grilloparlante
(inviato il 10/02/2012 @ 16:12:37)
E' vero che in uno Stato per poter avere dei servizi il cittadino deve pagare delle tasse o come le vogliamo chiamare, ma lo scandalo e' che ancora oggi paghiamo per il disastro del Vaiont ,
per la guerra di Crimea , insomma non finiamo mai . Io credo che il canone Rai pero' devo pagarlo se io ,cittadino, sono interessato a quel servizio , devo decidere "io" se i programmi che mi fanno vedere sono nelle mie corde e non mi sento un ladro se non lo pago : l'imposizione mi sembra tanto un ordine di uno stato non libero
per la guerra di Crimea , insomma non finiamo mai . Io credo che il canone Rai pero' devo pagarlo se io ,cittadino, sono interessato a quel servizio , devo decidere "io" se i programmi che mi fanno vedere sono nelle mie corde e non mi sento un ladro se non lo pago : l'imposizione mi sembra tanto un ordine di uno stato non libero
Di
Pb
(inviato il 10/02/2012 @ 17:17:47)
Pb hai centrato il problema. L'imposizione su qualcosa che scelgono altri e che io non posso rifiutare non è da Stato libero: VOGLIO SCEGLIERE!!!!!
Di
Anonimo
(inviato il 10/02/2012 @ 21:53:15)
Le tasse non sono una scelta. Se la rai è un servizio pubblico il canone va pagato. Se invece non abbiamo bisogno di una tv pubblica e ci vanno bene i privati allora vendiamo la rai e niente canone. Tanto la scelta è tra le storielle dei partiti e quelle dei gruppi di potere economico...
Di
Aldo
(inviato il 11/02/2012 @ 18:57:32)
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